Usa, elezioni. Sale Romney, ma ancora non sfonda nei sondaggi

Mitt Romney

WASHINGTON, STATI UNITI – Continuano a salire le quotazioni di Mitt Romney nella gara per ottenere la nomination presidenziale repubblicana, e quasi la metà dell’elettorato del suo partito ritiene che la scelta cadrà su di lui, secondo l’ultimo sondaggio di Reuters/Ipsos.

Il 28 per cento dei repubblicani appoggiano l’ex-governatore del Massachusetts, il che vuol dire che supera di 8 punti percentuali il suo principale sfidante, Herman Cain. Nel precedente sondaggio il vantaggio di Romney su Cain era di 5 punti.

Col 16 per cento al terzo posto si colloca Newt Gingrich, ex-speaker della Camera dei Rappresentanti nella metà degli anni novanta, che ha rafforzato la sua candidatura tra i conservatori che vogliono un’alternativa al più progressista Romney. Dopo quest’ultimo, il sondaggio ha accertato che ad essere visto come ”presidenziale” tra gli aspiranti repubblicani è Gingrich.

Romney, che ha partecipato alla corsa presidenziale anche nel 2008, è stato per mesi in cima ai sondaggi più di tutti gli altri concorrenti ha a disposizione ingenti fondi elettorali. Il problema di Romney è però che settori del suo partito lo considerano troppo progressista, ed è probabilmente questa la ragione per cui, pur avanzando, non ha ancora ”spiccato il volo” nei sondaggi. Il miglioramento registrato dal sondaggio Reuters/Ipsos è dovuto più a gaffes ed errori dei suoi rivali che alla sua personalità.

La campagna del ”pizzaiolo” Cain è stata tartassata dalle accuse secondo cui anni addietro avrebbe molestato sessualmente svariate donne. Quanto al governatore del Texas Rick Perry, è al quarto posto col 12 per cento. La sua immagine presidenziale ha subito un duro colpo dopo che in un recente dibattito con gli altri candidati non è stato in grado di ricordare punti importanti di una delle sue principali proposte politiche.

 

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lgermini