WASHINGTON, STATI UNITI -Il presidente Barack Obama è stato eletto anche grazie all’appoggio degli ispanici e di altre minoranze, ma pochi analisti hanno valutato a urne chiuse quello schiacciante di un altro crescente gruppo demografico: gli americani che si definiscono gay, lesbiche o bisessuali. Secondo il New York Times anche il sostegno dei gay per Obama è stato decisivo.
Il vantaggio di oltre tre a uno negli exit poll condotti tra il 5 per cento di elettori gay, lesbiche o bisessuali è stato più che sufficiente a dargli la vittoria, a quanto ha rilevato uno studio di Gary J. Gates del Williams Institute alla facoltà di legge dell’Università della California di Los Angeles in collaborazione on l’istituto demoscopico Gallup.
Mentre i repubblicani cercano di accattivarsi ispanici e asiatici, ci si chiede se gioverebbe al partito avvicinarsi anche ai gay. Alcuni analisti ritengono che dovrebbe farlo, in parte per attrarre eterosessuali moderati, mentre altri pensano che sarebbe più rischioso che positivo. Il fatto è che una ricerca condotta da Patrick Egan, docente di scienze politiche alla New York University, suggerisce che sarebbe difficile portare gli elettori gay dalla parte dei repubblicani. ”Essi infatti sono generalmente di tendenze liberal, e non soltanto sulla questione dei diritti dei gay”.
I numeri parlano chiaro. All’elezione della settimana scorsa il 76 per cento di elettori gay hanno votato per obama, di contro al 22 per cento per Romney. Tra gli eterosessuali entrambi i candidati hanno avuto il 49 per cento dei voti. Se i repubblicani si avvicinassero ai gay, rileva Gates, rischierebbero di perdere l’apoggio dei conservatori.
Na sebbene i sondaggi indichino che una vasta maggioranza di repubblicani sono contrari ai matrimoni gay, qualcosa si sta muovendo tra gli esponenti del partito. Quando lo scorso maggio il presidente diede il suo appoggio ai matrimoni gay, la reazione dei leader repubblicani fu in tono minore.