Mario Cuomo, il ministro della giustizia dello Stato di New York può trascorrere notti tranquille: il suo avversario per la poltrona di Governatore di New York, Carl Paladino, il repubblicano vicino ai tea party antitasse, è finito in una impasse a causa delle sue posizioni sui gay, e sta continuando a perdere consensi.
Paladino, che ha vinto a sorpresa le primarie repubblicane e veniva dato a un certo punto vicino a Cuomo dai sondaggi (ora ci sono quasi 19 punti di differenza), aveva suscitato polemiche durante il fine settimana per le sue posizioni anti-gay espresse accanto ad un rabbino ultraortodosso di New York. Nei giorni successivi, Paladino ha fatto una laboriosa marcia indietro, affermandosi contrario soltanto ai matrimoni tra gay, ma definendo ”disgustosa” la Gay Pride, la marcia dell’orgoglio omosessuale, alla quale Cuomo aveva portato le figlie a New York.
Il candidato dei Tea Party, un imprenditore immobiliare di Buffalo, è riuscito a fare arrabbiare tutti, da suo nipote gay (che lavorava per la sua campagna), ai rabbini ortodossi di Brooklyn, che ormai gli rifiutano il voto. La ciliegina sulla torta è venuta oggi dal Daily News, il più diffuso tabloid di New York: non solo Paladino, un cattolico contrario all’aborto, ha tra i suoi affittuari bar gay e una clinica che fa interruzioni di gravidanza, ma il suo stratega elettorale, Roger Stone, ha partecipato con entusiasmo all’ultima parata del Gay Pride, nel Village a New York. Il Daily News pubblica imbarazzanti foto di Stone, a torso nudo, mentre un trans in topless dal florido seno dipinto con colori sgargianti gli lecca un orecchio.