Il New York Times ha avuto visione della bozza. La risposta e’ lunga un paragrafo e continene pochi dettagli. Afferma che la Nsa non raccoglie attualmente informazioni sulla base della sezione 215 del Patriot Act, la norma su cui si fonda la base legale della raccolta di metadati sulle comunicazioni email e telefoniche degli americani.
“Nel 2010 e nel 2011 la Nsa ha ricevuto campioni per testare la capacita’ di gestire i dati ma quei dati non soni stati usati per alcun altro scopo e non sono mai stati messi a disposizione degli analisti dell’intelligence”, si legge nella bozza di risposta. Una fonte a conoscenza del progetto ha detto al Times che lo scopo era di vedere come i dati che posizionano ogni cellulare sarebbero stati gestiti dai sistemi dell’agenzia.
Non e’ chiaro d’altra parte quanti dati siano stati “ingeriti” dalla Nsa e se l’agenzia di spionaggio Usa al centro della bufera Datagate abbia conservato le informazioni.