Usa. Rompicapo di Obama per nuova squadra secondo mandato, Petraeus complica

Il presidente Barack Obama

WASHINGTON, STATI UNITI – Dopo  le molte partenze gia’ annunciate dai ministeri ‘chiave’ il puzzle da comporre per formare la nuova squadra per il suo secondo mandato era gia’ complicato per il presidente Barack Obama.

Ma ora, con il terremoto del Petraeus-gate, lo e’ diventato ancora di piu’: sostituire il direttore della Cia e’ un compito estremamente delicato, che rischia di scombinare molti programmi.

Sono gia’ diversi i nomi che circolano. In prima fila c’e’ quello di Michael Morell, attuale vicedirettore della stessa Central Intelligence Agency. Nel comunicato con cui ha reso noto di aver accettato le dimissioni di Petraeus, Obama ha affermato di avere ”la massima fiducia” in lui. Lo conosce bene. Morell ha infatti tenuto aggiornato il presidente sugli sviluppi dell’operazione che ha infine condotto all’uccisione di bin Laden.

Ma diverse fonti affermano che anche Jane Harman, gia’ presidente della commissione intelligence della Camera, ora alla guida del Woodrow Wilson Center for Scholars, ha buone chance di sedere sulla poltrona piu’ alta dell’Agenzia di Langley. E ancora: in molti indicano invece come tra i piu’ ‘papabili’ John Brennan, gia’ capo di gabinetto dell’ex direttore della Cia George Tenet, attuale consigliere di Obama per l’antiterrorismo. E’ lui che ha modellato la strategia che con un uso intensivo di droni ha inflitto micidiali colpi alla leadership di al Qaida.

Alcuni liberal, nota la Cnn, lo accusano pero’ di aver sostenuto le tecniche ‘ruvide’ di interrogatorio condotte durante la presidenza di George W. Bush. I media avanzano in queste ore diversi altri nomi, che vanno peraltro ad aggiungersi ad un gia’ intenso totonomine che circola da giorni, e che vede al centro le sostituzioni al Dipartimento di Stato, al Dipartimento del Tesoro e Dipartimento della Giustizia e anche a quello della Difesa, oltre a numerosi altri ministeri e anche numerosi ambasciatori e alti funzionari.

Al posto di Hillary Clinton alla guida della diplomazia Usa la sfida sembra essere ormai chiusa tra il navigato senatore John Kerry e l’ambasciatrice Usa all’Onu Susan Rice, mentre al posto di Tim Geithner al Tesoro, una poltrona che sara’ cruciale per la ripresa economica, sembra ormai quasi certo che vada Jack Lew, l’attuale capo di gabinetto della Casa Bianca. Alla Giustizia al posto di Eric Holder viene spesso citata Janet Napolitano, che lascerebbe così una casella aperta alla Sicurezza Nazionale, gli interni.

Al Pentagono, al posto di Leon Panetta che ha affermato di voler tornare in California il prossimo anno, ancora non è chiaro chi ci andrà.  Forse Colin Powell, ma si fanno tanti nomi, a partire dal vice di Panetta, Ash Carter. In lizza anche un’altra ex vice, Michele Flournoy, che potrebbe diventare la prima donna alla guida del Pentagono nella storia americana.

Ma tutto questo non basta. Lasceranno il loro dicastero anche il ministro dell’Energia Steven Chu, quello degli Interni, Ken Salazar, dell’Ambiente, Lisa Jackson. E ora, l’uscita di scena di Petraeus potrebbe di nuovo mischiare le carte.

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lgermini