Usa, Arizona. La Palin si difende in un video ma aggrava la sua situazione

Sarah Palin

La ex-governtarice dell’Alaska ed ex-candidata repubblicana alla Casa Bianca nel 2008, ha diffuso un video di otto minuti, in cui ha praticamente accusato giornalisti, osservatori ed esperti di aver lanciato contro di lei ”una ‘calunnia di sangue’ che serve solo ad incitare lo stesso odio e la stessa violenza che danno ad intendere di voler condannare. E’ un comportamento scandaloso”.

L’uso della frase ”calunnia di sangue” ha immediatamente suscitato allibite reazioni. La ”calunnia di sangue” si riferisce alle false accuse agli ebrei nel Medioevo secondo cui essi avrebbero ucciso bambini cristiani per usare il loro sangue nel fare il matzo, il loro pane azimo, in occasione della Pasqua ebraica ed altre loro festività religiose.

”La ‘calunnia di sangue” è un’accusa che gli antisemiti europei hanno storicamente usato come pretesto per uccidere gli ebrei. Da parte della Palin è stato stupido usarla come paragone degli attacchi contro di lei. Gli ebrei e tutta la gente razionale lo considereranno riprovevole”, ha dichiarato Hank Sheinkopf, un consulente politico democratico di New York. Che ha aggiunto: ”Il paragone con la ‘calunnia di sangue’ la collegherà per sempre alla tragedia in Arizona, e la farà sprofondare ancor più nella fossa che si è scavata da sola”.

E’ vero d’altra parte, rileva politico.com, che non è certo se la Palin conoscesse a pieno il contesto storico della frase, usata lunedi in un editoriale del Wall Street Journal e poi utilizzata dalla destra nel tentativo di respingere i tentativi della sinistra di addossarle la responsabilità della strage in Arizona. E’ però chiaro che l’uso di quella frase così dirompente ha soverchiato il resto del suo messaggio video.

La Palin ha rilevato che sebbene alcuni ”affermino che il dibattito politico è recentemente diventato infuocato, occorre ricordare che lo è sempre stato”. Ed ha aggiunto: ”In un mondo ideale tutti i dibattiti sarebbero civili e le divergenze cordiali. Ma i nostri Padri Fondatori sapevano bene che non stavano concependo un sistema per uomini e donne perfetti. Hanno voluto un sistema in cui gli inevitabili conflitti sarebbero stati risolti in maniera civile. Per questo dobbiamo condannare la violenza se vogliamo che la nostra repubblica sopravviva”.

La ex-governatrice si è anche lanciata in una difesa della libertà di parola. ”Non saremo fermati – ha detto – nel celebrare la grandezza del nostro Paese e le nostre libertà fondamentali da coloro che dileggiano questa grandezza essendo intolleranti di opinioni diverse e che cercano di zittire il dissenso con stridule accuse di insulti o responsabilità immaginari”.

Quanto alla strage, un sondaggio realizzato dalla CBS ha accertato che il 57 per cento degli americani non credono che l’acceso dibattito politico nazionale abbia svolto un ruolo nel causare il massacro, e, ancor più significativo, ritengono che si infittiscono le prove secondo cui l’assassino è un giovane mentalmente disturbato che non è stato motivato da inimicizie politiche convenzionali.

Published by
lgermini