Usa,Pentagono. Rapporto: Aumenta sicurezza in 18 Paesi, ma cala paga soldati

Il Pentagono

WASHINGTON, STATI UNITI – Un rapporto del Pentagono mostra che le condizioni di sicurezza sono migliorate in 18 Paesi. Una buona notizia per le popolazioni locali, e anche per le disastrate casse dello stesso Dipartimento della Difesa americano, ma non altrettanto per i soldati Usa che vi sono stazionati, i quali rischiano di veder assottigliarsi la loro busta paga.

Il Pentagono intende infatti togliere una indennita’ pericolo dallo stipendio dei soldati americani in servizio in questi Paesi, scrive il Washington Post, secondo cui si tratta di un misura che riguarda circa 56 mila militari. Nella lista ci sono il Bahrein, dove e’ stazionata la quinta flotta Usa, il Kuwait, dove il Pentagono continua ad avere migliaia di soldati, e ancora l’Arabia Saudita, la Giordania, la Liberia, Haiti e diverse ex repubbliche sovietiche.

La misura riguarda anche migliaia di marinai della US Navy nelle acque del Golfo Persico, e i piloti della Air Force che le sorvolano, ma non i soldati in servizio in Paesi come l’Afghanistan, l’Iraq, il Libano o lo Yemen. Una decisione definitiva non e’ stata ancora adottata, ha affermato il portavoce del Pentagono, ma secondo lo stesso giornale nei prossimi giorni alti dirigenti della difesa e leader militari si incontreranno per esaminare la questione e probabilmente approvare un nuovo piano.

Il salario mensile dei militari va dai circa 18 mila dollari l’anno per una recluta, ai quasi 235mila per un generale a quattro stelle. Il tagli dovrebbero essere uguali per tutti, per una cifra che arriva a circa 225 dollari al mese, e rappresenta per il Pentagono un possibile risparmio di circa 120 milioni di dollari l’anno.

In fondo e’ poca cosa, ma nelle condizioni in cui si trova il bilancio del Dipartimento della Difesa ‘tutto fa brodo’. In una lettera ai leader della Commissione Forze Armate del Senato, il segretario alla Difesa Chuck Hagel ha sottolineato nei giorni scorsi che se il Congresso non trovera’ un accordo, nel prossimo anno il budget del Pentagono avra’ una ulteriore riduzione di 52 miliardi di dollari, a causa dei tagli automatici alla spesa che hanno gia’ inflitto una pesante cura dimagrante al Dipartimento della Difesa.

”Mi oppongo fortemente a tagli di tale portata, perche’ se verranno applicati per l’anno fiscale 2014 e oltre, le dimensioni, la prontezza e la superiorita’ tecnologica dei nostri militari verra’ ridotta”, ha ammonito Hagel.

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lgermini