Usa, Repubblicani “tutta a destra”. In Alabama aperta la “caccia al clandestino”

Il senatore dell'Alabama ed ex candidato alla Casa Bianca John McCain

Slogan inneggianti alla Rivoluzione americana, raduni con centinaia e centinaia di persone. L’ascesa del Tea Party, movimento politico americano ultra-conservatore definito dall’Economist come “la più vitale forza politica d’America”, scuote la politica statunitense. Non solo osteggiando con tutte le sue forze l’amministrazione Obama, ma dettando legge anche sull’opposizione. Il partito Repubblicano infatti lo segue con interesse ma, nello stesso tempo, lo teme e lo insegue. Per paura di perdere consensi i suoi esponenti hanno iniziato una corsa a destra in cui le posizioni sui temi più caldi, dall’immigrazione alla politica finanziaria, si radicalizzano in un gioco al rialzo.

Emblematico è il caso dell’Arizona, segnalato dal sito americano Gawker, e del suo senatore più famoso: l’ex-candidato alla presidenza John McCain.La nuova battaglia del veterano del Vietnam è la lotta ai clandestini, grazie alla nuova legge che fa dello stato il baluardo nella lotta contro l’immigrazione irregolare negli Stati Uniti. Firmato dalla governatrice repubblicana Jan Brewer, il duro provvedimento autorizza le forze dell’ordine a fermare senza motivo persone sospettate di aver varcato illegalmente le frontiere del paese.

Per promuovere la sua crociata, prima dell’approvazione della nuova norma, McCain era arrivato ad accusare i clandestini di «causare di proposito incidenti d’auto sulle autostrade». Una denuncia tanto  shockante quanto infondata, secondo il sito statunitense Gawker, che sembra non convincere neanche il suo stesso promotore. Da paladino dei diritti umanitari (in passato l’ex candidato alla Casa Bianca aveva proposto una legge che somigliava molto ad una sanatoria per la regolarizzazione degli immigrati clandestini), nell’ultimo periodo McCain ha indossato una ideale “camicia verde” e ha sposato in toto la linea più intransigente, come molti dei suoi compagni di partito.

«La rabbia del Tea Party sta spingendo i repubblicani dell’Arizona, a cominciare dal senatore John McCain, a temere per le proprie poltrone e ad appoggiare, di conseguenza, norme che altrimenti avrebbero osteggiato» scrive Gawker. Nemmeno i più moderati, infatti, hanno avuto il coraggio di opporsi alla legge che dona ampio margine di discrezionalità alle forze di polizia, autorizzate a concedere o meno il lasciapassare in base a un “ragionevole sospetto” e a fermare chiunque per strada e a chiedergli i documenti. Quella che si aprirà in Arizona, sarà una vera e propria “caccia al clandestino” che, secondo il repubblicano Bill Konopnicki, «farà assomigliare l’Arizona all’Alabama degli anni ‘60».

Un quadro a dir poco inquietante, se si tiene conto che a scrivere la legge è stato il senatore dello Stato Russell Pearce «da tempo considerato imbarazzante perché politicamente scorretto dai membri più moderati del suo partito» a quanto scrive il New York Times. Basta ricordare il piccolo scandalo che scoppiò nel 2007, quando Pearce fu fotografato insieme a un conosciuto attivista neo-Nazista, di cui poi dichiarò di ignorare l’affiliazione. Ma nel 2006, ricorda sempre il New York Times, Pearce era già balzato agli onori delle cronache per aver spedito“inavvertitamente”  un’e-mail ai suoi supporter che conteneva in allegato un documento redatto da un gruppo di sostenitori della supremazia della razza bianca.

Published by
admin