La proposta di bruciare il Corano l’11 settembre, anniversario dell’attentato alle Torri Gemelle, è stata duramente condannata dal Pontificio Consiglio per il Dialogo interreligioso. ”A quei deprecabili atti di violenza, infatti – afferma in una nota – non si può porre rimedio contrapponendo un gesto di grave oltraggio al libro considerato sacro da una comunità religiosa”.
”Il Pontificio Consiglio per il Dialogo Interreligioso – si afferma in un comunicato diffuso in sala stampa vaticana – ha accolto con viva preoccupazione la notizia della proposta di un ‘Koran Burning Day’ per l’11 settembre, anniversario dei tragici attacchi terroristici che nel 2001 causarono numerose vittime innocenti e ingenti danni materiali”.
”Ogni religione, con i rispettivi libri sacri, luoghi di culto e simboli – afferma ancora il dicastero vaticano – ha diritto al rispetto ed alla protezione: si tratta del rispetto dovuto alla dignità delle persone che vi aderiscono ed alle loro libere scelte in materia religiosa”.
Riferendosi poi all’attentato delle Torri Gemelle, la nota afferma che ”la necessaria riflessione che si impone a tutti nel ricordo dell’11 settembre rinnova, anzitutto, i nostri sentimenti di profonda solidarietà con quanti sono stati colpiti dagli orrendi attacchi terroristici. A tali sentimenti si unisce la nostra preghiera per essi e per i loro cari che hanno perso la vita”.
Citando poi parole di Giovanni Paolo II e di Benedetto XVI sull’argomento, il Pontificio Consiglio ribadisce che ”tutti i responsabili religiosi e tutti i credenti sono chiamati anche a rinnovare la ferma condanna di ogni forma di violenza, in particolare quella compiuta in nome della religione”.