Usa Scandali al cuore di Big Apple

da: Corriere della Sera

Quando, due anni fa, Eliot Spitzer dovette dimettersi da governatore dello Stato di New York, la gente rimase incredula davanti allo spettacolo dell’ inflessibile ex procuratore che aveva combattuto la prostituzione, sorpreso a frequentare abitualmente i luoghi del sesso a pagamento. Ma tutti, allora, pensarono a un incidente isolato, che non avrebbe inciso sul funzionamento della macchina amministrativa dell’ Empire State . Scandali a raffica Invece da allora a New York gli scandali si sono ripetuti a raffica, travolgendo il successore di Spitzer, David Paterson, il decano dei rappresentanti della metropoli al parlamento di Washington, Charles Rangel, Eric Massa, un altro deputato democratico di New York, vari rappresentanti del Senato locale e i gestori del gigantesco fondo pensioni dello Stato (123 miliardi di dollari di patrimonio), a partire dall’ ex «controller» – il supervisore della contabilità statale e del suo sistema previdenziale – Alan Hevesi. Ex, perché Hevesi si era già dovuto dimettere tre anni fa per un’ irregolarità molto meno grave degli abusi denunciati oggi. Lo sconcerto e l’ assuefazione agli scandali che si respirano a New York sono ormai tali che Spitzer ha cominciato ad accarezzare l’ idea di tornare sulla scena politica visto che, con quello che è successo negli ultimi due anni – dalle molestie omosessuali in Congresso ammesse da Massa agli episodi di corruzione che hanno…

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