Usa. YouTube non viola il copyright, Viacom perde la causa e resta a bocca asciutta

Una vittoria giudiziaria importante per YouTube nella maxi causa intentata da Viacom, che sicuramente porterà nuova linfa al lungo dibattito sui diritti d’autore e Internet, anche in Italia: un tribunale di New York ha stabilito che la piattaforma video più famosa al mondo non ha violato il copyright e che quindi non dovrà pagare un miliardo di dollari così come chiesto dal colosso dell’entertainment.

La richiesta era stata avanzata da Viacom, proprietaria tra l’altro di Mtv e degli studios Paramount e DreamWorks, che aveva accusato il sito di diffondere clip pirata protette da copyright e consapevole della loro provenienza illegale, solo per aumentare il numero di utenti. Il risarcimento danni di un miliardo di dollari era stato calcolato da Viacom sulla base dei filmati incriminati, circa 100 mila.

Le richieste sono state però respinte da un tribunale di New York, che nella sentenza di 30 pagine – già nota poiché negli Stati Uniti i dispositivi vengono pubblicati subito e non dopo qualche mese – e visibile sul blog ufficiale di Google (http://static.googleusercontent.com/external_content/untrusted_ dlcp/www.google.com/it//press/pdf/msj_decision.pdf), riprende una normativa di 12 anni fa, il Digital Millenium Copyright Act, proprio quello su cui faceva leva Big G.

Secondo questa legge statunitense, le società internet sono al riparo dalla violazione di diritti di autore se, avvertite di possibili problemi dai titolari dei diritti, provvedono immediatamente a rimuovere dai loro portali i contenuti oggetto di contenzioso. ”La corte ha deciso che YouTube ha agito nei confini del Digital Millennium Copyright Act e che i suoi servizi online sono protetti perche’ abbiamo lavorato in cooperazione con i titolari di copyright per aiutarli a gestire online i loro diritti – ha detto il vicepresidente Kent Walker -. Questa è una vittoria importante non solo per noi – ha aggiunto – ma anche per i miliardi di persone nel mondo che usano il web per comunicare e condividere esperienze”.

E Viacom ovviamente non ci sta e ha già annunciato che ricorrerà in appello. ”E’ una sentenza sbagliata – ha affermato il direttore dello staff di avvocati Michael Fricklas -. I diritti di autore – ha aggiunto – sono essenziali per la sopravvivenza delle imprese che lavorano con la creativita”.

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