OMAHA, STATI UNITI – Il finanziere miliardario ”mago di Omaha” Warren Buffett non si è mai trovato in difficoltà come di questi tempi e sabato 30 aprile, alla assemblea degli azionisti della sua Berkshire Hathaway Inc. nel gigantesco Qwest Center della città potrebbe, all’età di 80 anni, annunciare il nome del suo successore a capo di un’azienda che ha fatto ricchi decine di migliaia di americani. Ma potrebbe anche non farlo e restare lui alla guida.
Certi media statunitensi, incluso il New York Times, ritengono che per Buffett ”la festa è finita” dopo uno scandalo che ha macchiato la sua immagine finora integerrima. Questi i fatti. Fino a un mese fa il successore designato – al momento opportuno – di Buffett sembrava quasi certamente essere il funzionario della Berkshire David Sokol, stimatissimo consigliere del finanziere e tra l’altro suo concittadino.
Ma Sokol ha commesso un grosso passo falso mettendo a repentaglio la consolidata fama di onestà della Berkshire. Dopo aver acquistato azioni per 10 milioni di dollari della compagnia Lubrizol ha convinto Buffett di comparla tutta intascando nella transazione 3 milioni di dollari. Buffett ha naturalmente licenziato Sokol ma, rileva il Nyt, ”più che con un calcio nel sedere, con una pacca sulle spalle”.
Infatti, pur essendo stato lo stesso Buffett a rivelare la truffa di Sokol, ha fatto di tutto per non infierire su di lui e per quasi assolverlo, affermando in un comunicato: ”Nè io nè David pensiamo che le procedure di acquisto della Lubrizol abbiano in alcun modo violato la legge”. Da allora Buffett è stato oggetto di critiche e accuse come mai gli erano state rivolte in precedenza. Michael Steinhardt, un ex-gestore di hedge funds, si è fatto intervistare dall’emittente televisiva CNBC per denunciare quella che ha definito l”’ipocrisia” del finanziere.
Accuse anche per Sokol, precedenti alla truffa Lubrizol, secondo le quali avrebbe in più di un’occasione ”rapinato” azionisti di minoranza della Berkshire. ”Tutto questo induce a porsi interrogativi sulla capacità di giudizio di Buffett”, ha sentenziato Jeff Matthews, un investitore autore dell’e-book ”Secrets in Plain Sight: Business and Investing Secrets of Warren Buffett” (Segreti alla Luce del Sole: Affari e Segreti degli Investimenti di Warren Buffett).
Un carico da otto sul finanziere lo mette il columnist del New York Times Joe Nocera, che scrive: ”Anche se Sokol ha ingannato Buffett, come ha ipotizzato una commissione contabile, il pasticciaccio di Sokol implica una serie di domande per Buffett e i suoi azionisti”. Il columnist si chiede perchè Buffett sia stato così benevolo nei confronti di Sokol, che ha incrinato l’immagine della Berkshire, e se nel carattere del finanziere possano esistere ”carenze”.
Per gli azionisti è venuto il momento di chiedersi se Buffett può continuare, come ha sempre fatto, a gestire la Berkshire – una conglomerata che possiede 40 aziende ed ha entrate di 136 miliardi di dollari – sostanzialmente in prima persona, con uno staff alla holding company di meno di due dozzine di persone. Ma dopo l’affare Sokol, lo stile gestionale di Buffett alla Berkshire deve essere scrutinato molto più attentamente, rileva il Nyt. E Matthews ha aggiunto: ”Gli standard e le pratiche di Buffett e della sua Berkshire devono cambiare, e credo che molti azionisti siano d’accordo”.
Ma nessun analista si azzarda a fare previsioni sulla assemblea degli azionisti di sabato, ovvero se Buffett coglierà l’occasione dell’affare Sokol per annunciare le sue dimissioni e il nome del successore. L’Omaha World Herald si limita ad informare che a Buffett è stata assegnata un’aspettativa di vita di 88 anni e che gode di ottima salute. Potrebbe ritirarsi adesso. O forse no.