Wikileaks: “Ambasciatore Usa ad Algeri a rischio”

Abdelaziz Bouteflika

E’ bufera Wikileaks anche in Algeria dove, secondo la stampa, l’ambasciatore Usa ad Algeri, David Pearce, potrà difficilmente continuare a lavorare e potrebbe essere richiamato. Ne è convinto il principale quotidiano francofono, Liberté, che sottolinea come molti soggetti ‘sensibili’ siano stati toccati nei messaggi dell’ambasciata statunitense rivelati da Wikileaks.

Tra tutti, quelli riguardanti lo stato di salute e la successione del presidente Abdelaziz Bouteflika, ma anche sulla Riconciliazione nazionale e la difficile collaborazione tra i servizi di sicurezza americani e algerini, definiti ”incompetenti”, ”sospettosi e paranoici”.

”Lo stato di salute di Bouteflika può impedirgli di continuare il suo terzo mandato”, si legge in uno dei cablogrammi dell’ex ambasciatore ad Algeri, attualmente in Siria, Robert Ford, precisando che l’attuale primo ministro Ahmed Ouyahia, ”è la persona più indicata per rimpiazzare Bouteflika”.

Ma sono numerosi, scrive El Watan, i messaggi che evidenziano ”l’inquietudine” dei diplomatici occidentali riguardo alla salute del presidente. In un altro messaggio del 2008 classificato come segreto, si legge come le azioni del braccio nordafricano di Al Qaida facciano vacillare la Riconciliazione nazionale voluta da Bouteflika nel 2005.

I continui attacchi terroristici, ”nuociono alla credibilità delle forze di sicurezza” e l’attacco compiuto contro la sede dell’Onu di Algeri l’11 dicembre del 2007, ”ha profondamente imbarazzato il governo algerino”. Wikileaks, rivela inoltre come i servizi dei due Paesi abbiano lavorato insieme per infiltrarsi nell’organizzazione terroristica che inviava jiahidisti algerini in Iraq.

Una collaborazione ”che le autorità algerine non vogliono riconoscere pubblicamente”. Gli algerini, ”cancellano tutte le tracce delle nostre attività bilaterali militari”. Gli agenti che lavorano con gli Usa ”sono gli stessi che collaborano con Francia, Germania e Russia”, continua, e ”per nascondere la loro paranoia e sfiducia utilizzano astuzie burocratiche”.

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Published by
Maria Elena Perrero