“Le rivelazioni di Wikileaks sono un grave infortunio, ma non cambiano i rapporti tra Stati”. Ne è convinto il presidente del Consiglio italiano, Silvio Berlusconi. Sono giudizi ”certamente fastidiosi”, ai quali però ”non bisogna dare soverchia importanza”.
Le presunte rivelazioni di WikiLeaks molto spesso non sono altro che ”notizie riprese dalla stampa” dai funzionari delle ambasciate e trasformate in documenti confidenziali, ha detto poi il premier Berlusconi nella conferenza stampa a Soci con il presidente russo Dmitri Medvedev.
Secondo il premier, i documenti che stanno filtrando sono ”comunicazioni da parte delle ambasciate” americane nel mondo ”ai loro uffici centrali” e ”i funzionari che operano localmente vogliono far vedere di essere informati e di avere fonti di alto livello ma spesso prendono le notizie dalla stampa” e le inseriscono in rapporti confidenziali.
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