Il premier uscente iracheno Nuri al Maliki ha accusato i suoi rivali politici di voler usare contro di lui a fini politici i documenti diffusi da Wikileaks sulla guerra americana in Iraq.
In un comunicato della presidenza del consiglio irachena si afferma che ”dietro questa campagna mediatica ci sono obiettivi politici” e che ”alcuni intendono usare tali documenti contro i dirigenti nazionali, in particolare contro il primo ministro”.
Nelle informative militari Usa rese note dall’organizzazione fondata da Julian Assange si sostiene che Maliki è coinvolto in alcuni episodi di violenze, torture, arresti sommari e omicidi politici commessi dal 2006 al 2009 contro personaggi sunniti ed ex baathisti.
L’emittente panaraba Al Jazira da oggi, 23 ottobre, ha lanciato una vera e propria campagna mediatica contro il premier uscente iracheno, candidato dall’Iran alla guida dell’atteso nuovo governo di Baghdad. ”Ribadiamo che secondo la costituzione irachena il premier è comandante generale delle forze armate e detiene quindi l’autorità su tutte le unità, comprese quelle che hanno il compito di arrestare e punire secondo la legge, e non certo in base a criteri confessionali o partigiani”, conclude il comunicato dell’ufficio del premier.
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