Russia, Bielorussia e Cecenia sono diventati ”virtuali stati della mafia” e in essi ”non si possono distinguere le attività del governo da quelle del crimine organizzato”: è quanto scriveva lo scorso gennaio l’ambasciata degli Stati Uniti a Madrid in un cablogramma, pubblicato da Wikileaks.
Il messaggio – scrive il quotidiano britannico Guardian – riportava le dichiarazioni all’ambasciata di un procuratore spagnolo che da anni indaga sulle infiltrazioni mafiose russe in Spagna.
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