NEW YORK – Non solo Hillary Clinton: da oggi c’è un’altra donna candidata alla Casa Bianca. E’ la leader dei verdi Jill Stein, che ha ricevuto la nomination ufficiale dal suo partito. E che lancia la sfida a Clinton al grido di ‘Jill Not Hill’, puntando al sostegno e ai voti delle migliaia di elettori delusi che hanno militato nel popolo di Bernie Sanders.
Stein non lo nasconde: “Voglio dare la parole alla gente che ha partecipato con grande entusiasmo alla campagna di Sanders. E che si rifiuta di accettare che il movimento politico lanciato dal senatore muoia nel partito democratico”.
Medico e attivista di 66 anni, Stein sta generando molto entusiasmo attorno alla sua persona. Lo si è visto quando è salita sul palco della convention dei verdi accolta da una vera e propria ovazione. Erano anni che un leader del partito ambientalista non riscuoteva un successo così. E dal palco Stein si è rivolta proprio ai delusi di Sanders: “Avete cambiato completamente le dinamiche politiche, nulla sarà più come prima e niente vi fermerà fino a che non sarà raggiunto quel cambiamento che chiediamo a gran voce”.
In realtà le chance elettorali di Stein sono davvero limitate: finora i sondaggi non la danno oltre il 4%. Ma il fatto che sia Hillary Clinton che Donald Trump siano due candidati poco amati dalla maggioranza degli americani lascia aperto – secondo i sostenitori della Stein – uno spiraglio.
Ma – ragionando con i piedi per terra e guardando oltre al voto di novembre – per Stein la vera opportunità è quella di rafforzare un movimento che Sanders ha avuto il merito di far emergere. Un movimento determinato nella lotta ai cambiamenti climatici, anti-guerra e contro quelle politiche che avvantaggiano solo la parte più ricca della popolazione.
“Clinton e Trump sono i candidati più detestati e inaffidabili della storia americana – ha detto Stein – e persino i loro sostenitori non li amano. Li appoggiano solo perché non gli piace l’altro candidato. La gente vuole altre possibilità di scelta. E quella scelta siamo noi”. E al grido “Feel the Bern” si sostituisce quello ‘Jill Not Hill’, per quelli che non vogliono che la rivoluzione politica propugnata per mesi da Sanders non finisca nel nulla.