Zelensky, il commando che voleva uccidere il presidente fermato grazie a una soffiata dei servizi segreti russi (foto Ansa)
E’ fallito il tentativo russo di uccidere il presidente dell’Ucraina Zelensky? Qualcuno dalla Russia ha voluto salvare la vita al presidente ucraino in aperto dissenso quindi con Vladimir Putin?
Lo sostiene un giornale ucraino, Ukrayinska Pravda, che cita fonti dell’intelligence, ricostruendo come ai primi di febbraio Vladimir Putin abbia dato al leader ceceno Ramzan Kadyrov il compito di infiltrare le sue forze a Kiev per fare “il lavoro più sporco”. Ma il commando cui era stato dato il compito “di liquidare fisicamente” la leadership dell’Ucraina, compreso il presidente, sostiene il giornale sia stato “neutralizzato”.
Secondo il giornale ucraino, infatti, il commando ceceno ha subito “pesanti perdite” in un combattimento avvenuto il 26 febbraio nell’area dell’aeroporto di Gostomel, nei pressi di Kiev.
Secondo le fonti dei servizi ucraini citati, l’azione è stata possibile grazie ad una ‘soffiata’ arrivata da una fonte anonima che si è presentata come un “ufficiale dei servizi di sicurezza russi” che – riporta ancora il giornale – sarebbe contrario alla guerra e voleva impedire l’uccisione della leadership ucraina. Secondo il giornale nell’attacco delle forze ucraine è rimasto ucciso un comandante delle forze cecene, vicino a Kadyrov, Magomed Tushaev.
Una unità cecena “è venuta per uccidere il nostro presidente, ed è stata eliminata” ha detto Oleksiy Danilov, segretario del Consiglio nazionale per la sicurezza e la difesa dell’Ucraina. Le forze ucraine, ha aggiunto, erano state allertate dai rappresentanti del Servizio di sicurezza federale russo “che non vogliono prendere parte a questa sanguinosa guerra”