
ROMA – “Nosotti, Alciato e il non senso delle interviste”, Andrea Scanzi, dalle pagine del Fatto Quotidiano, ironizza su Sky e il fantastico mondo del dio “pallone” in Tv:
Ogni volta che devono cominciare unโintervista, in quei concitati dopo-partita in cui devi dire tutto in poco tempo, i giornalisti inseguono il colpo di teatro. Lโostentazione di cultura, lโoriginalitร a tutti i costi. Per esempio sabato sera, su Sky, dopo Milan-Fiorentina. Opposto allโuomo-partita Borja Valero, Marco Nosotti รจ come sempre partito dalle guerre puniche โ passando per Vercingetorige e i Borgia โ per arrivare a chiedere una cosa tipo: โร felice di avere vinto?โ. Borja Valero, frastornato come dopo un doppio dribbling di Constant (quindi mai), ha risposto a caso (quindi bene). Poi รจ toccato ad Alessandro Alciato, molto preparato ma anche mai granchรฉ pugnace, come ben ricorda chi ha visto la fustigazione verbale a cui lo sottopose Galliani. Con lui cโera Vincenzo Montella, felice per il risultato e perchรฉ sottovalutava lโeloquio immaginifico di Alciato. Il quale, in un tripudio di citazioni a caso e metafore fraintese, ha esordito cosรฌ: โTenendo conto dellโanno scorso e della sfida tra voi e il Milan, potremmo dire: โ V di Vargas, V di Valero, V di Vendettaโโ (รจ aperto il dibattito se Alciato intendesse โVidiโ o la forma staccata โV diโ). FILOSOFICAMENTE Montella, colpito a tradimento, ha risposto con forze residue: โRagazz i, siete troppo filosofici stasera, ci vogliono i sottotitoliโ (risate in studio, dolore di Alciato). Poi ha azzardato: โPerรฒ potremmo anche dire โ V di Vi n ce n zoโ, cosรฌ facciamo rimaโ. Alciato, improvvisamente coraggioso: โBรจ, proprio rima noโ. E Montella, sfibrato: โMa sรฌ, dai, rima o iniziali, siamo lรฌโ. Sรฌ, siamo lรฌ: in quel luogo esatto in cui il nonsense incontra Alciato.
