Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano: Il sergente Garcìa: uno, nessuno e centomila

Rudi Garcia (LaPresse)

ROMA – “Il sergente Garcìa: uno, nessuno e centomila“, questo il titolo della rubrica ‘Pugni e caresse’ a firma di Andrea Scanzi sul Fatto Quotidiano in edicola oggi, martedì 24 settembre:

“Il volto e il cognome da sergente di ferro, il nome (in onore del ciclista tedesco Altig) che incute una tenerezza vaga, la parlata da ispettore Clouseau. Il 49enne Rudi Garcia è uno, nessuno e centomila. Finge istintività, calcolando però ogni mossa. Allenatore sin qui impeccabile, perlomeno nella neonata esperienza italiana, è già assurto a idolo romanista. Non solo grazie ai risultati.

C’è in lui la continua ricerca di una ricetta che mescoli ironia e paraculismo, machismo e buonismo. Si era presentato con un “Chi contesta è della Lazio”, forse troppo hard come prima mossa. Settimana dopo settimana, ha saputo aggiustare il mirino. Ormai padroneggia la tivù come un Mourinho quasi umile o un Lotito intellettuale. (…).

E gioca bene, ottenendo il plauso dei tifosi e i sorrisi estasiati di Ilaria D’Amico, Nostra Signora dei Feticisti, che ormai lo ama perdutamente (e si vede). Il suo “On a remis l’église au milieu du village”, “Abbiamo rimesso la chiesa al centro del villaggio”, sarebbe stato un tweet perfetto per il fake di Casaleggio .

Quando ha davanti un giornalista, il Filosofetto Rudi shackera frasi brevi. Regala proverbi strani e motti ammiccanti. Poi, sapientemente, titilla la curva: “Da oggi sono uno di voi, mi sento davvero romanista”. Se fosse un leader politico, sarebbe Renzi. (…). Se fosse un allenatore, sarebbe Garcia. Uno bravo, molto. E furbo, moltissimo.”

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FIlippo Limoncelli