
ROMA – Andrea Scanzi, dalle pagine del Fatto Quotidiano di oggi (9 agosto 2013), ha ripercorso la carriera politica (e non) di Mara Carfagna (“Da colomba ad aspirante pitonessa”) dopo lo scontro (qualcuno lo ha definito “catfight”) con Laura Berlinguer durante la diretta di Linea Notte su Rai 3.
Ecco uno stralcio dell’articolo:
(…)ย A dire il vero, la Carfagna ha sempre avuto una suscettibilitร elevata. Il 18 giugno 2009, a Milano, Piero Ricca cercรฒ di intervistarla. Protetta da unโamica poco avvenente (vecchia regola delle belle: avere sempre accompagnatrici che non le offuschino), Lady Mara rispose chiedendo a Ricca di allontanarsi, โperchรฉ lei puzzaโ. Lady Mara si mostra elegante quando va tutto bene. Non appena il professore le dร 7 invece di 7 +, il mondo crolla. Se poi al professore (anzi al Maestro) danno 4, quattro anni di galera, il dolore รจ intollerabile.
A Nello Trocchia, cronista del Fatto. it, ha detto il 2 agosto di smetterla โcon le domande idioteโ. Il giorno dopo, al Tg di La 7, ha deragliato contro Pippo Civati e Gaia Tortora. Due sere fa, lโerrore sommo: lโabbandono dello studio. Come una Mussolini qualsiasi, che tre anni fa definรฌ โvajassaโ. Era una puntata normale, Bianca Berlinguer si mostrava incalzante e il โrivaleโ era Orfini, non esattamente Foreman. Lady Mara non ha perรฒ retto allโardire della conduttrice, che chiedeva ironicamente il permesso di andare avanti. La Carfagna, con maglietta tristemente sgargiante, ha messo su il broncio dei bambini piccati, si รจ alzata (โNon รจ questo il modoโ) e si รจ tolta il microfono. La Berlinguer non ha pianto dal dolore, Orfini ha continuato a dormicchiare. E Lady Mara รจ volata via. Terrorizzata allโidea che, senza Berlusconi, non ci sarร futuro. Non politico. Non per lei.
