
ROMA – Andrea Scanzi, dalle pagine del Fatto Quotidiano (25 ottobre), attacca il Pd, il Pd che parla di “sรฌ critico” alla “rivoluzioncina”, ” il Pd paraculo”.
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ร lโultima frontiera del maanchismo piddino: il โsรฌ criticoโ. Lo ha sdoganato la senatrice Laura Puppato. Prima รจ andata alla manifestazione di Roma in difesa della Costituzione, accanto a Rodotร e Zagrebelsky. Poi, con coerenza capezzoniana, due giorni fa ha votato la devastazione dellโarticolo 138. Ha detto โsรฌโ, come 100 suoi colleghi (su 107). Perรฒ lo ha fatto con struggimento: il โsรฌ criticoโ, che รจ poi piรน che altro un โsรฌ pavidoโ. Nella sua instancabile opera di autodemolizione, il Pd non ha mai smarrito quel gusto sbarazzino per promettere una cosa e compierne unโaltra. Se dice che non farร le larghe intese, le farร (dissociandosi perรฒ da se stesso, vittima di un perenne bipolarismo politico). Quando poi si allea con il centrodestra, lo fa โsuo malgradoโ, esprimendo sbigottimento per โle gravi anomalieโ giudiziarie che caratterizzano il suo leader. E di cui il Pd si stupisce ogni volta. Come se, invece di avere per sodale Berlusconi, notoriamente mosso dallo stesso rispetto per le regole che nutriva Tyson per i lobi di Holyfield, avesse Gandhi. Chi non si fida del Pd non pecca in malafede, casomai in realismo spicciolo.
Gli stessi dissidenti piddini, categoria ormai iscritta alla Siae con tanto di diritti dโautore (il marchio lโha depositato Civati, sempre piรน Mogol dei quasi-ribelli), rispettano codici precisi e orgogliosamente cerchiobottisti. La ribellione deve essere sempre vaga, accennata, disinnescata. Modica e parsimoniosa, ben pettinata e mai granchรฉ disturbante. Se partecipassero alla rivoluzione, i dissidenti piddini lo farebbero con lโattrezzatura bellica dei Gormiti e Civati sarebbe il Subcomandante Playmobil. Sei a favore della Costituzione? Facile: basta seguire la Ricetta Puppato. DA UNA PARTE abbracci la societร civile e ammicchi ai costituzionalisti colti, dallโaltra rispondi โsissignoreโ a Frau Anna Finocchiaro. Perรฒ, mentre obbedisci, ti mostri un po โ dispiaciuto. Per meglio dire: un poโ โcriticoโ. Lโapproccio piรน volte usato da Re Giorgio Napolitano, maestro di tutti loro, che firmava ogni legge ad personam berlusconiana esprimendo perplessitร (perรฒ intanto le firmava: tutte). Il Pd รจ assai attento ai dissidenti altrui, ancor piรน se grillini, forse perchรฉ invidioso di una tipologia politica che non ha e dunque non conosce. Anche quando la contrarietร pare massima, il dissidente piddino non vota contro: sarebbe troppo eretico. Meglio astenersi, piรน ancora abbandonare lโaula. Cosรฌ lโapparenza รจ salva (e con essa la figaggine su Twitter).
E al contempo si evita lโespulsione, che esiste pure nel Pd ma chissร perchรฉ fa meno notizia. Corradino Mineo, uno dei senatori piรน stimabili del Pd, era contrario alla distruzione della Costituzione. Non lโha votata, e da quelle parti non รจ poco, ma neanche si รจ opposto: ha disertato il voto. Sempre Mineo, qualche settimana fa, ha scritto su Twitter che โnel decreto sul femminicidio il governo ha messo dentro di tuttoโ. Dando ragione alle critiche dei 5 Stelle. Quindi ha votato contro? No, a favore. โTurandosi il nasoโ. Nel Pd รจ tutto sbiadito e labile. Annacquato. Il loro ribelle preferito non รจ Che Guevara, ma Ponzio Pilato o magari Don Abbondio. Persino la rivoluzione, per bocca e ovvietร di Matteo Renzi, diventa โrivoluzioncinaโ, come comicamente sintetizzato ieri a Radio Deejay. Constatata lโimpossibilitร di essere coraggiosi, sarebbe bello che nel Pd si sforzassero quantomeno di dire โsรฌโ quando รจ โsรฌโ e โnoโ quando รจ โnoโ. Cโรจ un limite anche al paraculismo. Forse.
