ROMA – Non ci sono solo quattro banche a rischio in Italia, come ha dimostrato il provvedimento del governo. Con l’introduzione delle nuove regole europee, dal 2016 dovranno partecipare al salvataggio della propria banca tutti i correntisti che hanno obbligazioni ordinarie e almeno 100mila euro sul conto. Una prospettiva che si fa minacciosa per chi si è affidato ai dieci istituti che la Banca d’Italia ha commissariato.
Secondo l’elenco di Bankitalia, riportato da Libero Quotidiano,
dello scorso 23 novembre, tra le banche sotto il controllo diretto dell’organismo diretto da Ignazio Visco ci sono Istituto per il credito sportivo, Cassa di risparmio di Loreto (controllata da Banca Marche), Banca popolare dell’Etna, Banca padovana credito cooperativo, Cassa Rurale di Folgaria, Banca popolare delle province calabre, Banca di Cascina (Pisa), Bcc Banca Brutia (Cosenza), Bcc Irpina e Bcc di Terra d’Otranto.
L’unica anomalia dell’elenco è il Credito sportivo,
che ha un patrimonio da un miliardo e gode di ottima salute, pur non avendo dal 2012 una direzione non commissariale. Gli altri istituti invece sono tutti accomunati da carenze nella gestione e nel controllo dei rischi che hanno portato a forti sofferenze nei crediti e ripetuti bilanci in perdita.