
ROMA – Enrico Nicoletti, ex cassiere della Banda della Magliana รจ stato condannato per estorsione a 7 anni di reclusione dal Tribunale di Roma. Nella sua cronaca del processo, Giulio De Santis sul Corriere della Sera racconta:
“Ecco il suo ยซbiglietto da visitaยป per cominciare la trattativa. ยซHo fatto estorsioni, omicidi, sequestri di persona e altroยป. Cosi si รจ presentato Enrico Nicoletti al proprietario di un bar ai Parioli che lโex cassiere della Banda della Magliana avrebbe desiderato acquistare, ma solo alle sue condizioni.
“Quel giorno per mettere in chiaro la serietร della proposta ha poi indicato allโinterlocutore uno dei suoi due bodyguard, Angelo Spreafico, presentandolo come il ยซprincipale killer di Romaยป. “La trattativa รจ andata in porto, ma subito dopo sono partite le indagini che venerdรฌ 8 novembre hanno portato alla condanna in primo grado a sette anni di reclusione di Nicoletti con lโaccusa dโestorsione. Cosi hanno deciso i giudici della seconda sezione collegiale, che hanno condannato anche i suoi due guardaspalle, Angelo Spreafico e Francesco Dimino, a cinque anni di carcere per lo stesso reato”.
La vicenda risale al febbraio del 2002. quando Dimino entra nel bar in via del Sacro Cuore di Maria, dietro piazza Euclide e manifesta lโintenzione di acquistare il locale, senza perรฒ convincere il gestore Fabrizio De Angelis e il proprietario Maurizio Bifolco. “La trattativa non decolla e allora a luglio interviene lโex cassiere della Banda della Magliana in persona per indurre i due uomini a cambiare idea. ยซTu non sai chi sono io..ยป, dice Nicoletti. Che poi srotola il suo curriculum vitae costellato da ยซomicidi, estorsioni, sequestri di persona e altroยป.
Poi aggiunge: ยซQuesta situazione puรฒ terminare in due modi: un morto e un arrestato, tu vendi al prezzo che dico ioยป. E visto che Bifolco e De Angelis non sembrano cedere, allora Nicoletti svela la professione di Spreafico: ยซIl principale killer di Romaยป. “Gli interlocutori crollano davanti alle minacce e il bar viene venduto al prezzo di 99 mila euro mentre il valore di mercato sarebbe stato il doppio (180mila euro)”. Subito dopo perรฒ le denunce, le indagini e la condanna.
