BERGAMO – Giovani italiani poco motivati sul lavoro. Gli immigrati invece hanno più grinta. Lo dicono alcuni imprenditori bergamaschi all’Eco di Bergamo. Roberto e Giancarlo Aresi, padre e figlio, sostengono che i giovani italiani non riescono ad adeguarsi alla crisi:
A presentare una situazione un poā ancora statica e un poā invece in cambiamento sono imprenditori e responsabili del personale di alcune aziende bergamasche. Ā«Il problema – dicono Roberto Aresi, presidente della Falegnameria Aresi di Treviglio e suo figlio Giancarlo, direttore tecnico – ĆØ che non tutti i giovani recepiscono che oggi viviamo in una situazione di crisi o comunque di cambiamento del mercato del lavoro, mutato anche rispetto a pochi anni fa, e non vogliono adeguare sia il modello economico sia lo stile di vitaĀ».
«à evidente che oggi bisogna impegnarsi in maniera diversa rispetto al passato, il che non vuole dire necessariamente lavorare di più. Ma non ci s i può più accontentare di una prestazione mediocre o appena sufficiente. Sul piano dellāistruzione per noi la risposta cāĆØ, forse perchĆ© la nostra azienda pesca parecchio in una scuola che prepara ancora seriamente i ragazzi come i Salesiani di Treviglio, tuttavia riscontriamo un comportamento da parte dei giovani carente non allāaltezza di quanto oggi unāimpresa richiede. E allora dobbiamo provvedere noi stessi alla formazione sia tecnica sia comportamentale, impartendo quelle regole che la famiglia non insegna più. Oggi non basta più avere obiettivi medi, ottenuti con un impegno medioĀ».
