Bill Cosby ripudiato dalle Tv americane

Bill Cosby, l’articolo del Corriere della Sera

ROMA – “Fuori dal teatro – scrive Massimo Gaggi sul Corriere della Sera – un piccolo gruppo di manifestanti agita i suoi cartelli: Lo stupro non è uno scherzo. Dentro il 77enne Bill Cosby, imperturbabile, torna sul palcoscenico dopo le nuove accuse di violenze sessuali che avrebbe commesse alcuni decenni fa: una performance teatrale di 90 minuti completata senza incidenti e, anzi, tra ovazioni del pubblico. Perché gli spettatori del King Center di Melbourne, in Florida, si sono spellati le mani nonostante la gravità dei fatti attribuiti al celebre attore?”

L’articolo di Massimo Gaggi per Il Corriere della Sera:

(…) Quello di Bill Cosby, però, è un caso straordinario da molti punti di vista: il primo è quello della quantità e della varietà delle accuse che gli sono state mosse negli anni: fino ad oggi sono 18 le donne che si sono fatte avanti accusando il comico di averle stuprate o di aver tentato di farlo tra il 1967 e il 2004. E non si tratta, nella maggior parte dei casi, di accuse formulate solo di recente: la storia va avanti almeno da una decina d’anni. Da quando, cioè, affiorate le prime accuse di Andrea Costand, la stampa cominciò a occuparsi del caso. Tra il 2005 e il 2006 numerosi giornali, compresi Newsweek e People , descrissero i comportamenti del Bill Cosby «molestatore» e lo stesso fece qualche trasmissione televisiva come il Today Show nel 2005. In quello stesso anno fu addirittura pubblicato un saggio («Is Bill Cosby Right?», scritto dal sociologo della Georgetown University Michael Eric Dyson) sui comportamenti discutibili dello showman e sulla sua percezione da parte del pubblico. (…)
Ma il motivo più profondo, e per certi versi più doloroso, è forse un altro: l’America non ha mai voluto credere alle accuse contro un attore che è non solo si è fatto amare entrando nelle case di tutti, ma che col suo celebre «Cosby Show» (conosciuto in Italia come «I Robinson»), una sitcom con al centro le storie di una famiglia nera del ceto medio, è diventato un monumento vivente della convivenza pacifica tra razze diverse, il cantore dell’integrazione dei neri nella società americana. Il «Cosby Show» è stata la prima trasmissione per il pubblico afroamericano che piaceva anche ai bianchi.
Certo, era un’interpretazione buonista di un’America che si fatica a trovare nella realtà: medici e avvocati neri con pazienti e clienti tutti bianchi. Ma alla gente piaceva illudersi e la diffusione di questo messaggio rassicurante era considerata utile.
Anche per questo le storie oscure di Bill sono state spazzate sotto il tappeto. Fino a quando la spazzatura ha cominciato a tracimare mentre il vecchio totem, persa la sua efficacia di «messaggero», è diventato improvvisamente attaccabile.

Published by
Gianluca Pace