
ROMA – Bin Laden a Roma. Incredibile tatuaggio del seguace FOTO. Sdraiato sull’erba a torso nudo nonostante sia inverno. Ma a raggelare un lettore de Il Messaggero, che ha immediatamente fotografato il tutto spedendolo alla redazione, è il tatuaggio del soggetto fotografato.
Sulla schiena dell’uomo, infatti, campeggia un enorme tatuaggio che raffigura il viso di Osama Bin Laden, il leader di Al Qaeda ucciso in un blitz in Pakistan qualche anno fa. Soprattutto la mente della guerra all’occidente, l’organizzatore del massacro dell’11 settembre.
L’uomo con il tatuaggio di Bin Laden, spiega al Messaggero l’autore della foto è “un senzatetto abituale frequentatore del parco” di Colle Oppio, dove è stato realizzato lo scatto. Uno che, evidentemente, non si fa problemi a mostrare a tutti la sua simpatia per l’uomo che per un decennio è stato il ricercato più pericoloso al mondo.
Per Il Messaggero è un simbolo del degrado di Roma. Scrive Laura Bogliolo:
Maurizio (l’autore della foto, ndr) scatta foto del degrado, dei senzatetto accampati un po’ ovunque. «Cambiate strada, non è prudente» sussurra un anziano a chi osa percorrere la viuzza interna al parco lato via delle Sette Sale. Se non si vuole ascoltare il consiglio, ci si ritroverà immersi nel degrado più assoluto con accampamenti di fortuna, addirittura tende, cartoni e sporcizia, tanta. Materassi ammassati, vestiti anche nell’area recintata a ridosso di via Eusebio. «Puliscono, ma poi gli sbandati tornano» assicurano residenti e frequentatori del parco. Storie di degrado nel cuore di Roma, panni stesi vista Colosseo, sporcizia e disperazione a ridosso dell’area del parco che da poco ha invece subito un restyling del verde e poco distante dai cantieri della Domus Aurea.
Paura anche tra le mamme del parco. C’è una piccola area giochi, lato via delle Terme di Traiano, casette in legno, mamme e nonne che l’altra mattina facevano giocare i bimbi. «Ma non è una zona tranquilla» dice Silvia Iorio, del Comitato mamme parco Colle Oppio. Un albero praticamente attaccato all’area giochi è stato trasformato in un giaciglio. Sacchi a pelo, cartoni e coperte: due gli “inquilini” e a pochi metri un altro senzatetto.