“Birmingham, la città che nega il futuro ai figli”. Claudio Gallo sulla Stampa

Birmingham, la città che nega il futuro ai figli

ROMA – La strega di Hänsel e Gretel adesso abita a Birmingham e continua a mangiare i bambini. L’orribile fama dei servizi per l’infanzia della seconda città inglese è tornata alla ribalta l’altro giorno.

Scrive Claudio Gallo sulla Stampa:

Per pubblicizzare una trasmissione radiofonica di approfondimento, la «Bbc» ha rilanciato la notizia che il governo sta per commissariare i Children’s Services della più grande autorità locale europea, dopo quattro anni consecutivi di rapporti negativi degli ispettori ministeriali. Casi spaventosi, come quello di Keanu Williams, 2 anni, ucciso nel 2011 da trentasette ferite infertegli dalla madre o quello di Khyra Ishaq, 8 anni, lasciata morire di fame nel 2008, hanno choccato l’opinione pubblica sia per la loro efferatezza, sia per la colpevole assenza di polizia e servizi sociali.

Cinquant’anni fa era ancora l’«officina del mondo», con un reddito medio che rivaleggiava con Londra, ma la trasformazione dell’economia moderna ha spinto la città verso un lento declino, nonostante negli ultimi anni l’area del West Midland abbia registrato una buona crescita del reddito pro capite. Negli Anni 70 l’industria è crollata per fare spazio ai servizi. Lo scorso anno la metropoli era quarta nella classifica della disoccupazione con il 27,3 dei nuclei famigliari colpiti.

Negli ultimi trent’anni, con la crescita tumultuosa dei centri commerciali e delle grandi arterie per intruppare la gente verso gli acquisti, la città ha perso la sua vecchia fisionomia. L’elegante stazione vittoriana di New Street è rimasta solo nelle foto ingiallite, insieme con le facciate edoardiane dei negozi. Al suo posto è spuntato prima l’orribile scatolone piastrellato degli Anni 60, poi l’attuale struttura metallica ondulata, che fa sembrare la stazione un transatlantico arenatosi ai piedi del municipio. (…)

Tra il municipio ottocentesco, costruito sopra un edificio appartenuto agli antenati di J. R. R. Tolkien, e la glaciale riproduzione vittoriana del tempio di Castore e Polluce della Town Hall, ci sono già le bancarelle natalizie. Non partecipa troppo all’atmosfera festiva Peter Hay, il dirigente dei servizi sociali del comune governato dai laburisti. È stato lui in questi giorni a dover mettere la faccia per cercare di piegare una realtà che Sir Michael Wilshaw, capo degli ispettori governativi ha definito «una vergogna nazionale». (…)

Il dipartimento che segue i bambini non ha abbastanza personale. Per giunta la cattiva fama del servizio tiene lontano i giovani che non vogliono avere sui curriculum il marchio di un’esperienza nella città disastrata.

«Adesso – dice Hay – semplicemente non abbiamo bravi assistenti sociali a sufficienza. Le cose riprese nei giorni scorsi dai media sono state ripetute mille volte. Ci rendiamo conto che sul commissariamento il ministero dell’Istruzione deve prendere una decisione difficile. Tuttavia, pur riconoscendo la fragilità della situazione, riteniamo vitale che il Consiglio comunale continui a essere coinvolto nella gestione del servizio». (…)

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FIlippo Limoncelli