ROMA – Bonus ai dirigenti pubblici legati all’andamento del Pil. Matteo Renzi ne aveva fatto una sua bandiera ma alla fine si è arreso e tutto, a quanto pare, resta come prima: premi a pioggia e anche piuttosto corposi, si parla di assegni da 30mila euro, rigorosamente soldi pubblici. Ecco cosa dice il Gazzettino:
Per Matteo Renzi era una bandiera. Un po’ come il taglio delle ferie ai magistrati. Quella di legare i premi dei dirigenti pubblici al Pil avrebbe dovuto essere uno dei pilastri di tutta la riforma della pubblica amministrazione. Alla fine, invece, il premier si è dovuto arrendere. Dopo che la norma era stata stralciata dalla riforma Madìa, è scomparsa pure dalle regole interne alla Presidenza del Consiglio, dove lo stesso Renzi, fino all’ultimo, aveva provato a introdurre il meccanismo per bloccare i premi a pioggia ai dirigenti.
La loro performance di quest’anno verrà misurata con lo stesso sistema di valutazione che nel 2012 permise al 99 per cento di loro di portarsi a casa un ricco bonus. A confermarlo è una circolare del 30 ottobre firmata dal segretario generale di Palazzo Chigi, Mauro Bonaretti che elimina qualsiasi riferimento al Pil. I premi di rendimento valgono in media circa 30 mila euro.