
ROMA – Budelli resta privata. “E meno male” ironizza Cesare Maffi di Italia Oggi dopo il parere negativo del Consiglio di Stato alla prelazione a favore dello Stato. L’isola cosรฌ rimarrร di proprietร delย neozelandese Michael Harte.
ร meglio – scrive Cesare Maffi di Italia Oggi – un bene culturale conservato in mano privata (non mancano vincoli, obblighi, leggi, convenzioni per disporre di garanzie) che in mano pubblica, perรฒ in disfacimento.ย Ovviamente, i sostenitori del predominio dei beni comuni la pensano diversamente: peccato che non sappiano indicare con quali mezzi tali beni potrebbero essere serbati, avvalorati, custoditi, fruiti.
Cesare Maffi poi spiega: Il Consiglio di Stato ha ricordato che ยซil diritto di prelazione ha carattere ablatorio della proprietร privata, cioรจ sostanzialmente espropriativo, e come tale deve avere una base legale certa, conformemente a quanto da sempre ritenuto pacifico e piรน volte ribadito anche dalla Corte europea dei diritti dell’uomoยป. In un’epoca che non nutre nรฉ rispetto nรฉ comprensione nรฉ apprezzamento verso la proprietร privata, ma anzi la combatte politicamente, culturalmente, giuridicamente, c’รจ da rimanere soddisfatti perchรฉ รจ stata impedita l’espropriazione.
C’รจ un altro motivo, non giuridico, per dichiararsi soddisfatti: il risparmio. Infatti, per consentire l’esercizio della prelazione, nella legge di stabilitร 2014 era stata inserita la spesa di tre milioni di euro ยซper l’acquisto dell’isola di Budelli (in mano ai privati ormai dalla metร del 1800)ยซ, come rilevava ItaliaOggi (27 nov. 2013) elencando i finanziamenti statali a pioggia introdotti con uno dei soliti mega emendamenti su cui era stata apposta la fiducia. Sono, quindi, tre milioni risparmiati: un nuovo, piccolo tesoretto, per esprimerci secondo il malvezzo propagandistico odierno.
