
ROMA – Cesare Lanza dà sfogo alla sua passione per le classifiche: sull’ultimo numero della sua rivista L’Attimo Fuggente, Cesare Lanza ha pubblicato le pagelle dei dirigenti dei ministeri.
La classifica è preceduta da questa introduzione: “Il Governo Renzi ha un solo dominus. Avete indovinato chi è: si chiama Matteo Renzi. I ministri del suo governo fanno riferimento, come forse è mai successo in precedenza, al premier. Alcuni di loro non hanno facoltà, o non osano prendersi la facoltà di parlare, salvo preavviso devoto, in attesa di autorizzazione del grande capo.
Di più: il livello di efficienza e competenza dei capi di gabinetto si è indebolito, da quando si è deciso di non seguire più la tradizione di sceglierli nel vivaio nel Consiglio di Stato o dell’Avvocatura. Di conseguenza, il capo di Gabinetto – mediamente – solo in parte ha mantenuto il tradizionale potere, burocratico e sostanzialmente politico, che in questo ruolo i loro predecessori avevano esercitato in decine di anni di storia della nostra Repubblica.
Dicono addirittura che, al momento della formazione del Governo, alla vigilia delle varie nomine dei capi di gabinetto da parte dei ministri, ai ministri educatamente e sommessamente telefonò il sottosegretario Graziano Delrio, per dire: “Saremmo lieti di sapere il nome del prescelto prima della nomina…” A buon intenditor, come si dice, poche parole”.
Le pagelle assegnate da Cesare Lanza sembrano riflettere la scelta di Matteo Renzi. Su 16 votati, solo 2 ottengono 8, gli altri fra 6 e 7, tranne un 5 e un 5,5.
Mauro Bonaretti – Ministero: Infrastrutture e trasporti – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6. In una posizione non facile dopo i tanti scandali. In attesa di una valutazione migliore sul suo operato.
Cons. Roberto Cerreto – Ministero: Riforme Costituz. e Rapporti Parlamento – Qualifica: Capo di Gabinetto Voto: 6-. Esile, devoto al potere ancor più che disciplinatamente prudente.
Cons. Bernardo Polverari – Ministero: Semplificazione e Pubblica Amministrazione – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6+. Ottimo consigliere parlamentare teneva saldamente la commissione lavoro. Un po’ in ombra come capo di gabinetto. Ma nei secoli fedele.
Amb. Ettore Francesco Sequi – Ministero: Affari Esteri – Qualifica: Ex Capo di Gabinetto – Voto: 7-. Ambasciatore, anzi un intelligente ambasciatore – ed è detto tutto. E’ stato nominato ambasciatore nella prestigiosa e ambita sede di Pechino.
Prefetto Luciana Lamorgese – Ministero: Interno – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6 ½. Potente e presenzialista. Il suo predecessore fu l’agnello sacrificale (ed era un uomo molto preparato e gentile) per l’incredibile caso Kazakistan.
Giovanni Melillo – Ministero: Giustizia – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 5 ½. Un magistrato preparato, di cattivo carattere: dicono che sia in difficoltà, ma questo non sarebbe giusto se le difficoltà fossero riferite solo al temperamento ruvido.
Luigi Francesco De Leverano – Ministero: Difesa – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6+. Anche lui Generale (di Divisione), due lauree un master. Però ha il difficile compito di sostituire il Generale di Corpo d’Armata Tullio Del Sette, promosso meritevolmente a Capo di Stato Maggiore dei Carabinieri.
Cons. Roberto Garafoli – Ministero: Economia e finanza – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 8. Positivo, il primo della classe. Una curiosità è nato il 18 aprile come D’Alema, con il quale cominciò a brillare. Meticoloso, vero uomo delle Istituzioni. Se Padoan fosse diventato Presidente della Repubblica, lui sarebbe stato il suo segretario generale.
Vito Cozzoli – Ministero: Sviluppo economico – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6. Funzionario fedele, damo di compagnia della ministra, pescato nel vivaio dei consiglieri parlamentari.
Cons. Ferdinando Ferrara – Ministero: Politiche agricole, alimentari e forestali – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6+. Uomo di potere, legato a Palazzo Chigi e al giro di Boccia e Nunzia De Girolamo.
Cons. Guido Carpani – Ministero: Ambiente – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 7. Di carattere ombroso ma bravo, abile.
Elisabetta Belloni – Ministero: Affari Esteri – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6. Voluta da Renzi nel ruolo di Capo di Gabinetto. E’ una persona molto preparata e sicura di sé.
Cons. Luigi Caso – Ministero: Lavoro e politiche sociali – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 5. Un nome un programma: a caso! Ma è un bravo ragazzo, giovane magistrato della Corte dei Conti.
Cons. Giuseppe Chinè – Ministero: Salute – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 8. Diciamolo, ottimo voto nel rispetto delle Calabrie. L’ultimo uomo di Vincenzo Fortunato, è stato un ottimo successore di Caputi come capo legislativo all’economia. Un magistrato bravo e cordiale.
Dott. Alessandro Fusacchia – Ministero: Istruzione, università e ricerca – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 6 ½. Giovane, a volte temerario, assolutamente in linea con Renzi: ha fondato la società Rena, per la valorizzazione del merito dei giovani meritevoli.
Prof. Giampaolo D’Andrea – Ministero: Beni, attività culturali e turismo – Qualifica: Capo di Gabinetto – Voto: 7. Da sottosegretario a burocrate, con una dote rara: sa ascoltare Positivo, bravo: sostegno ideale per Franceschini. Era stato molto importante come sottosegretario, con Giarda, al ministero dei rapporti con il Parlamento.