ROMA – “Due milioni e 332 mila euro di perdita nel 2013. E altri 3 milioni e 200 mila euro per la sola sistemazione di villa Certosa in Sardegna – scrive Fosca Bincher di Libero – Costano davvero care a Silvio Berlusconi le case di proprietà in Sardegna, ad Arcore e Macherio”.
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Tanto più che il loro utilizzo- Arcore a parte- è sempre più ridotto. Solo per la gestione base le tre ville comportano una spesa di mantenimento di 8,85 milioni di euro l’anno. E poi c’è il costo del personale dipendente: altri 2 milioni di euro esclusa la quattordicesima mensilità il cui pagamento è stato rinviato all’inizio del 2014 per i 17 a tempo indeterminato in servizio nelle tre case: 2 quadri, 2 operai e 13 impiegati. Il peso delle tre ville emerge dall’ultimo bilancio della società di Berlusconi che ne controlla la proprietà: l’Immobiliare Idra, appena depositato al registro della Camera di commercio di Milano.
Anche le tasse non scherzano, e questa volta nella battaglia ingaggiata dal leader di Forza Italia con l’ex premier Enrico Letta per tagliare nel 2013 l’Imu sulla prima casa non c’è proprio ombra di conflitto di interessi. A Silvio infatti la riformina Imu dell’anno scorso è costata 44mila euro più di quanto pagato l’anno precedente.
Nel 2012 – annus horribilis dell’Imu di Mario Monti – infatti l’Immobiliare Idra aveva versato 264.171 euro di Imu.
Nel 2013 pur non avendo acquistato nemmeno un box auto in più, il conto è stato ancora più salato: 308.374 euro. Unica nota positiva per i conti delle ville Berlusconi è arrivata dal comune di Arcore.
Da lì è in arrivo un assegno da 616.900 euro,che in realtà sono la restituzione di un pegno pagato per la lottizzazione di terreni vicini alla residenza principale del leader politico, che poi non si è concretizzata. Altra entrata straordinaria di alcune decine di migliaia di euro arriva da una compagnia assicuratrice che ha indennizzato i danni provocati nel 2012 da«un violento evento atmosferico».
Per il resto le voci di bilancio della Immobiliare Idra sono tutte in uscita.
Dalle tasche del Cavaliere (attraverso la sua Dolcedrago, che formalmente controlla l’immobiliare) un doppio finanziamento – infruttifero e oneroso – per un totale di 167 milioni di euro.
Poi sono stati spesi 62.041 euro per incrementare la dotazione dimobili e arredi delle tre ville. E ancora 10.400 euro per dotare di un nuovo ascensore interno la villa di Macherio, un tempo abitata da Veronica Lario.
Altri 95.640 euro spesi per acquisti di carburante per autotrazione. E ancora: 54.712 euro spesi in noleggio autovetture, 7.992 euro in noleggio apparati tlc e 27.409 euro per noleggio attrezzature per l’ufficio.
Spesi poi 93.314 euro per incrementare la dotazione di impianti di allarme e sicurezza (per cui storicamente Berlusconi ha dovuto investire la cifra assai più consistente di 3,3milioni di euro).
Per coprire la perdita di bilancio del 2013 Berlusconi ha dovuto utilizzare la riserva da rivalutazione delle tre case consentita da una legge del suo ultimo governo e che ora – assorbita la perdita – ammonta ancora a 121,3milioni di euro.