ROMA – “La società quotata allo Star di Piazza Affari, ha appena siglato – come scrive Giovanni Vegezzi del Sole 24 Ore – un contratto quinquennale per l’esportazione, nelle grandi aree urbane del sud del Paese, di latte a lunga conservazione e di una bevanda a base di soia. Il nome del partner ancora non è noto, ma si tratterebbe di una società importatrice e distributrice cinese, specializzata nel settore food&bevarage e quotata in un mercato non proprio secondario come quello di Hong Kong”.
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L’accordo prevede che nel 2014 la Centrale del Latte di Torino fornisca 2 milioni di litri di prodotti, con una quantità annua esportata che potrà arrivare, nel quadriennio successivo, a circa 100 container. Si tratta di un’intesa già esecutiva (qualche giorno fa dal porto di Genova sono partiti i primi 12 container) che potrebbe portare a un allargamento della collaborazione ad altri prodotti. La società piemontese, infatti, ha in corso una trattativa, che fonti vicine all’operazione definiscono “avviata”, per l’esportazione di latte biologico; una possibile intesa destinata a garantire quantità analoghe a quelle dell’accordo già sottoscritto, con buone prospettive vista la grandezza del mercato di riferimento rispetto a un mercato domestico ancora in affanno per il calo dei consumi.
Intanto, in attesa dei benefici degli accordi cinesi e del cda del 7 marzo sui risultati 2013, la Centrale del Latte di Torino ha riportato nei primi nove mesi dell’esercizio ricavi netti pari a 71,6 milioni e un margine operativo lordo di 4,1 milioni. Il risultato operativo è stato di 722mila euro, con risultato netto negativo per 400mila euro, comunque in miglioramento rispetto a -591mila euro registrati nel 2012. A livello previsionale, il gruppo vede l’effetto positivo della stabilità del prezzo della materia prima latte che, insieme al contenimento dei costi operativi, gli consente di stimare una sostanziale conferma dei risultati per l’ultimo trimestre del 2013. Una prospettiva tutto sommato apprezzata dagli investitori che premiano la società con un rialzo del 17% nell’ultimo mese, mentre il segmento di riferimento Star è cresciuto di circa il 7%.