
ROMA – “Per evitare alla figlioletta il peso del debito pubblico, una giovane coppia di genitori ha deciso di raggirare lโanagrafe”: ย la storia รจ raccontata da Benedetta Vitetta di Libero.
L’articolo completo:
ร accaduto ad Ortona (Chieti) dove David Seccia e la compagna Ilenia Angiolla – impiantista lui, casalinga lei – si sono presentati di fronte ai dipendenti comunali pretendendo una diversa procedura di iscrizione allโanagrafe per la piccola Elide.
Dopo polemiche durate ore e forse prendendo per sfinimento gli attoniti impiegati, i due alla fine hanno avuto la meglio (aprendo anche un importante precedente) imponendo la loro volontร .
Cosรฌ, al contrario di quanto stabilito dalla legge che prevede che nome e cognome del nato sia scritto in lettere maiuscole, questa neonata abruzzese รจ stata registrata con soltanto le iniziali di nome e cognome in maiuscolo.
ยซLa coppiaยป racconta a Libero Gennaro Baccile, presidente onorario dellโassociazione Sos Utenti, che ha seguito legalmente la coppia nella singolare procedura, ยซha fatto notificare al Comune di annotare il nome della bambina su un altro foglio. Con diverso numero di protocollo: in quel documento il nome della piccola รจ stato scritto con maiuscole e minuscole tutte al loro postoยป.
Un precedente importante dicevamo perchรฉ, fatta eccezione per il primo caso avvenuto a Lainate (Milano) che si รจ perรฒ concluso col rifiuto dei dipendenti comunali di accettare la volontร dei genitori e lโapertura di un fascicolo in procura (anche in questo caso la coppia era iscritta dellโassociazione Sos Utenti), quello di Ortona รจ il primo vero caso avvenuto in Italia.
Un caso destinato probabilmente a fare scuola, facendo da apripista per tante altre coppie italiane specie in tempi di crisi economica.
ยซSi tratta di una grande provocazioneยป ammette Baccile, ยซma con questโazione David Seccia, la sua compagna e lโassociazione lanciano un segnale chiaro in primis al legislatore affinchรฉ cambi le regole, e poi ai cittadini che forse dโora in poi, avranno meno paura a rivendicare il loro diritto naturale. Il loro diritto a non riconoscere il contratto siglato dallo Stato. Una vera e propriaโfinzione giuridicaโยป.
E il numero uno di Sos Utenti prosegue spiegando cheยซoccorre al piรน presto dissociarsi da questa โfinzioneโ in base a cui lo Stato permette la completa cessione del neonato alla Corporation Italia, iscritta alla Sec di New York (la Securities and Exchange commission, lโente statunitense preposto alla vigilanza della Borsa), che dopo aver compilato lโatto contestualmente emette un bond, una obbligazione per procurarsi in anteprima i benefici che acquisirร dalla โproprietร โ del nuovo cittadino gravato, fin dalla nascita, del fardello del debito pubblico italianoยป.
Una ยซfinzione giuridicaยป che i Seccia, spinti anche dallโassociazione dei consumatori sono riusciti a smantellare grazie a un cavillo.
Una lettera minuscola anzichรฉ maiuscola. Una lettera a cui Elide, al compimento dei 18 anni, potrร appigliarsi e impugnare per far valere i suoi diritti naturali, la propria dignitร di persona โsovrana di sรจ stessaโ nei confronti dello Stato.
Elide, insomma, al compimento della maggiore etร sarร libera di decidere libermente se accettare o meno la finzione giuridica voluta dallo Stato.
Cosรฌ come scegliere, ad esempio,se essere battezzata o meno. Scegliere in base al proprio volere e non a unโimposizione stabilita dallo Stato.
Perciรฒ Elide sarร anche libera di non riconoscere piรน lโItalia come il proprio Paese, diventare apolide, o cittadina di un altro Stato. E quindi libera di non pagare le tasse nel nostro Paese e non sentire sulle spalle il fardello del debito pubblico.
La piccola, ad oggi risulta giร iscritta allโanagrafe, nel rispetto dei Diritti Umani, con le sole iniziali maiuscole del nome, secondo i principi della Suprema Corte del Tribunale dellโAja.
