
ROMA – “Nemmeno il tempo di poter tirare un sospiro di sollievo – scrivono Davide Gambardella e Alessia Marani del Messaggero – che unโinfezione polmonare, piombata poche ore dopo il referto ottimistico dei sanitari, รจ tornata a gettare nello sconforto i familiari di Ciro Esposito”.
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Per il giovane tifoso partenopeo di 29 anni, ferito da un colpo di pistola negli scontri del prepartita della finale di Coppa Italia, tra la Fiorentina e il Napoli, si allontana lo scioglimento della prognosi. Il ragazzo, infatti, ieri pomeriggio รจ stato intubato e sedato dโurgenza, e le sue condizioni appaiono nuovamente critiche, nonostante appena nella mattina stessa i medici dichiaravano il giovane di Scampia ยซcosciente e collaboranteยป.
VALORI STABILIA poco piรน di due settimane da quel maledetto 3 maggio in cui lโultra della Roma, Daniele De Santis, impugnรฒ una pistola e fece fuoco contro i supporter azzurri, la vita di Ciro torna appesa a un filo. ยซGiร sabato sera aveva la febbre a 39 gradi, di lรฌ lo spettro di unโinfezione – racconta papร Giovanni che con mamma Antonella non sโรจ mai mosso dal policlinico – ma oggi alle due lโhanno di nuovo trovato intubato. Il primario non cโera, solo dopo ci hanno informato della situazione. I valori comunque sono tornati stabiliยป. Dopo le prime frasi pronunciate la scorsa settimana con cui iniziava a descrivere le fasi concitate del raid, la vita di Ciro torna a dipendere dalle macchine dellโospedale. Un fulmine a ciel sereno. ยซCiro รจ ancora molto confuso per lโeffetto dei sedativi – spiega Simona, la fidanzata 25enne – non riesce a ricordare tutto quello che ha fatto la settimana prima dellโincidente. Perรฒ ha paura dei poliziotti, appena sente il bip dei macchinari si agita, ha capito che gli hanno sparato. E forse preferiscono tenerlo addormentato anche perchรฉ non si innervosisca troppo. Lo spero in cuor mioยป.
LA PAURA
Oltre alla madre del ragazzo, Simona e ai suoi amici, i quali gli hanno portato in dono una maglia del Napoli autografata dal calciatore azzurro Insigne, anche il fratello piรน piccolo, Michele. Nel tardo pomeriggio Aurelio De Laurentis, il presidente del Napoli Calcio chiama Antonella: ยซMi ha chiesto come sta Ciro, mi ha detto che ho fatto bene a difenderlo, mi ha fatto i complimenti il ragazzo che รจยป. Antonella da giorni attende davanti al nosocomio i miglioramenti del figlio: ยซSenza di lui a casa non ci torno – dice -. Per noi รจ come finire nuovamente in un incubo, perchรฉ Ciro non รจ piรน vigile ed รจ intubato a causa di unโinfezione che ha provocato una febbre molto altaยป. Nella mattinata di ieri, il professor Massimo Antonelli, dirigente della Rianimazione, aveva parlato di una ripresa della diuresi che aveva permesso di interrompere la dialisi. Ma la falda di pneumotorace destro monitorata dai medici e trattata con drenaggi in aspirazione costante non si รจ ancora riassorbita. La madre di Ciro ripete da giorni una frase di Eduardo De Filippo nel celebre film Napoli Milionaria: ยซAdda passร โa nuttata โ commenta la donna โ Deve passare questo periodo nero. E pensare che qualche giorno fa pensavo che mio figlio stesse uscendo da un incubo. Vederlo di nuovo intubato e sedato, mi fa tornare indietro nel tempoยป.
