
ROMA – Anna Maria Fattori, il Gip di Roma ha deciso di continuare le indagini su come è stato gestito il patrimonio – immobili e contributi elettorali – di quella che fu Alleanza Nazionale.
Valeria Pacelli sul Fatto Quotidiano ripercorre le tappe dell’inchiesta:
L’inchiesta nasce da una denuncia dell’ex segretaria di Gianfranco Fini, Rita Marino, la quale sostiene come, allo scioglimento di An, il comitato di gestione invece di conservare il patrimonio, lo avesse “depauperato”. Tanto che confrontando l’entità del patrimonio a due anni di distanza, e precisamente dal 22 marzo 2009 all’ 8 novembre 2011, risultava un “ammanco di 26 milioni di euro”. Le fiamme gialle così hanno passato al setaccio i conti e in due informative depositate in procura hanno scoperto una serie di movimentazioni sospette, con cifre a molti zeri. Risultano infatti “numerosi bonifici non solo a favore della omonima fondazione – è scritto nel decreto del gip che riprende le informative– ma anche a favore del Pdl per un importo complessivo di 8. 537. 374 euro.”
Alla società “relativa al quotidiano Secolo D’Italia arrivano 435. 374 euro”; E ancora. Ci sono bonifici “a favore di privati e imprese dei quali gli istituti bancari non avevano indicato il nominativo per 9. 162. 158 euro; bonifici a favore di soggetti per i quali gli istituti di credito non avevano indicato il nominativo per 4. 460. 153 euro”; Nonché “richieste di emissione di assegni circolari per un importo complessivo di 3. 897. 128; di ricevuti bonifici dalla Camera dei deputati per rimborsi elettorali pari a 16. 364. 736 e dal partito Pdl (quattro bonifici di cui due con causale “bonifico dall’estero”) per un importo complessivo di 28. 568. 247 euro”. Sono queste le cifre che insospettiscono il gip, che non vuole chiudere con un’archiviazione l’indagine in cui risultava indagato Franco Mugnai, presidente del comitato di gestione, insieme ad altri. Il pm ne aveva chiesto l’archiviazione perchè “non sono emersi elementi per ritenere singole ipotesi di appropriazione indebita di somme di denaro da parte del comitato dei garanti”. Ma per il gip le indagini sono “incomplete”: bisogna fare maggiore chiarezza sulla gestione di quei soldi pubblici.
