
ROMA – “La Coop sfida la Cgil: fa lavorare i crumiri nel giorno di sciopero” scrive Stefano Filippi del Giornale.
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Coop contro Cgil. Chi lโavrebbe detto soltanto qualche anno fa, quanยญdo lโasse di ferro tra la catena dei supermercati rossi, il sindaยญcato rosso, le giunte rosse e il Pci-Pds-Ds-Pd era una delle poยญche certezze in Italia? Eppure รจ cosรฌ, รจ successo il giorno di Paยญsquetta, quando lโIpercoop di La Spezia ha tenuto aperto conยญtro il volere della confederazioยญne di Susanna Camusso, che ha tentato invano un picchettagยญgio. La cinghia di trasmissione si รจ rotta. ร uno degli effetti delยญla crisi: la Cgil difende con i denยญti i diritti dei lavoratori e un mondo che non cโรจ piรน,mentre le Coop per restare sul mercato tradiscono il loro passato. Del resto hanno mandato al goverยญno il loro ex presidente, Giuliaยญno Poletti, che non esclude di pensionare lโarticolo 18.
La guerriglia tra compagni dellโaltro giorno si รจ combattuยญta a colpi di picchetti e scioperi contro crumiraggi e aperture piรน o meno selvagge, strumenti utilizzati non piรน dal padronaยญto capitalista antioperaio ma dal fiore allโocchiello del moยญdello imprenditoriale della siniยญstra italiana, le coop della granยญde distribuzione. Pier Luigi Berยญsani le aveva definite ยซuna varieยญtร biologica fondamentale itaยญliana ยป, un ยซpresidio costituzioยญnale ยป che ยซcresce per istinto in quanto non ha padroni e reinveยญste gli utiliยป.
Crescita per istinto? Disinteยญresse al guadagno? Distacco dal business? Ora รจ sotto gli ocยญchi di tutti che lโimmacolata puยญrezza delle coop rosse รจ una faยญvoletta. Il colmo รจ che il delicaยญtissimo terreno di scontro รจ lโapertura festiva cui i sindacati (e non solo) si oppongono, mentre per le aziende รจ unโopยญportunitร imperdibile per non sfasciare del tutto i bilanci. E non lasciare campo libero alla concorrenza, nel piรน limpido spirito capitalistico che ora anยญche le coop abbracciano.
LโIpercoop della Spezia, che si trova nel centro commerciaยญle Le Terrazze, aveva giร annunยญciato lโapertura straordinaria di Pasquetta. Da giorni divamยญpava una polemica furiosa culยญminata nello sciopero proclaยญmato dai tesserati Cgil del suยญpermercato spalleggiati dalla siยญnistra radicale che giudicava lโazione dellโazienda ยซin conยญtrasto con lo spirito cooperatiยญvo ยป. Altro che ereditร dei ยซprobi pionieri di Rochdaleยป, i 28 lavoยญratori di Manchester che nel 1844 fondarono la prima socieยญtร mutualistica. Davanti al riยญschio dello sciopero, come ha raccontato il Secolo XIX , lโIperยญcoop ha convocato i capireparยญto da Sarzana. Un crumiraggio in piena regola. Il risultato รจ che le casse della coop, anche per colpa del brutto tempo che porยญta ad affollare i centri commerยญciali, hanno battuto scontrini a raffica nonostante il picchettagยญgiยญo dei dipendenti accorsi a proยญtestare con le famiglie e le banยญdiere vermiglie con il soccorso rosso di delegazioni da Genova Bolzaneto, Carasco e Savona.
La Cgil ha dovuto ripiegare sulla guerra dei comunicati e dei numeri. I crumiri della muยญtua bruciano maledettamente. Anche perchรฉ cโรจ un contratto integrativo in scadenza (30 giuยญgno) il cui rinnovo รจ incagliato proprio sul lavoro nelle domeยญniche e nei giorni festivi: esso prevedeva la chiusura per Paยญsquetta.
Ma il nuovo corso dei padroยญni delle ferriere coop se nโรจ belยญlamente infischiato. ยซIl lavoro festivo assicura allโoccupazioยญne un contributo determinante -ha ribattuto lโazienda alla Cgil -: nel 2013 abbiamo retribuito oltre 200mila ore di lavoro in giornate festive, pagato sino al doppio della paga normale. Laยญvoro aggiuntivo per oltre cento persone a tempo pieno, di cui il 30 per cento nella sola provinยญcia spezzinaยป.
