Il Corriere della Sera: “La difficile risalita della Concordia.” Il rispetto delle regole. Editoriale di Michele Ainis:
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“Noi italiani scambiamo le regole per tegole. Sicchรฉ, quando ci cascano addosso, le schiviamo. E un minuto dopo corriamo a fabbricare un’altra tegola (pardon, regola), cercandovi riparo. ร giร successo mille volte, sta forse per succedere di nuovo. Oggi il Movimento 5 Stelle proporrร una modifica al regolamento del Senato, allo scopo d’ottenere un voto palese sulla decadenza di Silvio Berlusconi. Consensi dalla Lega, applausi da Sel, aperture dall’Udc e da Scelta civica, benedizioni da autorevoli esponenti del Pd. E ovviamente un altolร dal Pdl, che difende la regola vigente, ossia lo scrutinio segreto.
C’รจ una nobile ragione di principio sotto quest’ennesima baruffa sulle regole? Macchรฉ, c’รจ un calcolo politico. Il Pdl spera che il segreto dell’urna favorisca smottamenti nel fronte avverso, sulla carta largamente superiore. Perchรฉ la decadenza di Berlusconi rischia di trascinarsi dietro la decadenza della legislatura, con una crisi di governo e poi con lo scioglimento anticipato delle Camere. E perchรฉ, si sa, nessuno degli eletti ha voglia di fare le valigie. Dal canto suo il Pd teme giochetti da parte dei grillini: potrebbero salvare in massa l’illustre condannato, per poi addossarne la colpa alla sinistra. Ma soprattutto teme imboscate al proprio interno, giacchรฉ i 101 franchi tiratori che affondarono la candidatura di Prodi al Quirinale sono ancora lรฌ, e tramano nell’ombra. Dunque la nuova parola d’ordine รจ la stessa che Gorbaciov coniรฒ negli anni Ottanta:ย glasnost, trasparenza. D’altronde come si fa a non essere d’accordo?
Si fa, si fa. Intanto per una ragione di merito, perchรฉ non รจ affatto vero che la segretezza convenga solo ai ladri.”
Giunta, scontro tra alleati sul voto segreto. Domani prima decisione. Scriveย Dino Martirano:
“Esauriti metร degli interventi della discussione generale, la Giunta per le Elezioni e le Immunitร di Palazzo Madama si avvia senza grandi scossoni procedurali al voto di domani sera sulla decadenza del senatore Silvio Berlusconi. La vera drammatizzazione del quadro politico, invece, si vive allโesterno della G iunta con le dichiarazioni del capogruppo Renato Schifani (Pdl) che accusa il Pd di voler far cadere il governo Letta passando dal voto sulla decadenza del Cavaliere e la replica piccata del segretario del Pd, Guglielmo Epifani: ยซSappiamo cosa fare e lo faremoยป. ร scontro poi anche sul probabile voto segreto dellโAula che dirร lโultima parola (a metร ottobre) sulle sorti del senatore Berlusconi.
In realtร , domani in tarda sera, i 23 componenti della Giunta (sulla carta 14 sarebbero favorevoli allโesclusione del Cavaliere dal Parlamento) dovranno votare sulla proposta del relatore Andrea Augello (Pdl) di convalidare lโelezione di Berlusconi nonostante la sua condanna a 4 anni per frode fiscale, che rientra nelle maglie della legge Monti-Cancellieri-Severino.”
Berlusconi, oggi il video. Lโipotesi dimissioni. Articolo di Paola Di Caro:
“Ha passato la giornata a limare, recitare, ripetere e registrare il videomessaggio di cui si parla da giorni. E che sarร consegnato oggi tra le 11 e mezzogiorno al Tg1, alla vigilia del giorno in cui la Giunta per le Elezioni, come pare ormai scontato, voterร contro la relazione del senatore pdl Augello avviando di fatto il percorso verso la decadenza.
Ma non sarร lโunico messaggio che Berlusconi manderร al suo popolo, al suo partito e al mondo della politica. Perchรฉ se oggi il Cavaliere con il video lancerร la nuova Forza Italia, il giorno dopo il voto della Giunta farร un piรน complesso discorso politico. Nel quale dovrebbe difendersi, accusare i suoi persecutori โ magistrati e alleati del Pd che lo attaccano โ ma anche riconfermare per senso di ยซresponsabilitร verso il Paeseยป lโappoggio al governo, che deve andare avanti perchรฉ lโItalia non puรฒ oggi permettersi drammatiche rotture.
E dunque sembra una strategia in due tappe quella di Silvio Berlusconi, in veritร ancora piuttosto incerta e in parte confusa. Quello che perรฒ sembra ormai deciso รจ il lancio della nuova Forza Italia. Nel videomessaggio di oggi (molto ispirato da Ferrara) non ci saranno accenni se non generici al governo, attacchi ai giudici ma non particolari affondi contro gli avversari. Sarร piuttosto un accorato discorso di autodifesa e soprattutto il battesimo ufficiale della nuova Forza Italia, quasi in una riedizione molto riveduta e molto corretta della discesa in campo del โ94.”
Voglia di resa dei conti. Ma i rischi sono tali da scoraggiare tutti. La nota politica di Massimo Franco:
“Con autoironia comunque significativa, Enrico Letta fa sapere di avere ricevuto in regalo una bottiglietta con lโacqua di Lourdes: liquido che a volte puรฒ risultare miracoloso. ร il suo modo di sdrammatizzare la situazione del governo in bilico, apparentemente appeso tuttora al destino di Silvio Berlusconi. Domani la commissione delle elezioni e le immunitร del Senato comincerร a votare sulla sua decadenza da parlamentare, sebbene la decisione arriverร nellโaula solo a metร ottobre. Ma il sospetto รจ che lโepilogo quasi scontato della parabola del leader del Pdl preoccupi almeno quanto le convulsioni del Pd, sebbene sia il partito del presidente del Consiglio. Ieri sera lo ha lasciato capire con un accenno indiretto lo stesso Letta in tv.
Certo, si capta un filo dโansia per il messaggio televisivo che Berlusconi sarebbe intenzionato a leggere oggi sulle sue vicende giudiziarie. Non รจ scontato, tuttavia, che preluda a una crisi di governo. Parte del centrodestra preme. Gli attacchi diretti e a volte rozzi contro il vicepremier e segretario del Pdl, Angelino Alfano, provenienti dalle file berlusconiane, mostrano la voglia di far saltare il tavolo al piรน presto. Ma anche il Pd รจ diviso sulla maggioranza di larghe intese che sostiene Letta. E i toni liquidatori usati dal sindaco di Firenze, Matteo Renzi, che si sente giร la segreteria in tasca e crede di intravedere palazzo Chigi, sono ugualmente destabilizzanti.”
La prima pagina di Repubblica: “Letta al Pdl: non farรฒ il parafulmine.”
La Stampa: “Assalto alla sede della Marina. Dodici morti a Washington.” Lo strano ottimismo dei mercati. Editoriale di Francesco Guerrera:
“Il Grande Provocatore รจ uscito di scena. Lawrence Summers, Larry per gli amici e i nemici, non vuole piรน diventare il banchiere centrale piรน importante del mondo. Il presidente Barack Obama voleva che rimpiazzasse Ben Bernanke a gennaio ma vista lโopposizione da destra e sinistra, dalle donne che aveva offeso a Harvard e dai burocrati che non ne sopportano lโarroganza, il capo della Federal Reserve lo farร qualcun altro.ย Summers, con il suo enorme intelletto e il suo ego di simili dimensioni, si ritirerร nelle torri dโavorio di consigli di amministrazione, editoriali e accademia.”
Eugenio e Ofelia. Il Buongiorno di Massimo Gramellini:
“Ogni tanto succede. Un liceale in vacanza, a passeggio sul lungomare di qualche cittadina ligure, incrocia lo sguardo di una coetanea. Lui รจ un Eugenio di Cusano Milanino, lei unโOfelia di Rivalta Torinese. Insieme sono una storia dโamore, la prima per entrambi. Ma le vacanze finiscono, le famiglie e le distanze stemperano gli entusiasmi, le comunicazioni rigorosamente cartacee (siamo negli Anni 50), che celano i messaggi di passione sotto i francobolli, col tempo si diradano. Eugenio e Ofelia si perdono, trovano i compagni delle loro vite e costruiscono famiglie resistenti. Passa mezzo secolo, anche di piรน, e i fidanzati dellโadolescenza sono diventati due vedovi anziani. Ofelia incontra casualmente un vecchio vicino di casa che รจ tuttora in contatto con Eugenio.”
Oltre lโasfaltare, gli ultimi slogan di Renzi. Scrive Jacopo Iacoboni:
“Quando parla Renzi รจ frequente – e lui a volte ci sโimpegna – adagiarsi nel racconto facile, e quindi la ยซrottamazioneยป, o da ultimo il verbo ยซasfaltareยป (pazienza se non ha detto che si vota ยซe li asfaltiamoยป, semmai ha detto ยซnon si vota. Anche perchรฉ se si votasse stavolta li asfalteremmoยป). Tuttavia mentre il Renzi delle origini attaccava davvero spesso il Pd e la sua nomenklatura, rivolgendosi direttamente allโelettorato, il Renzi di oggi ha scelto una strada leggermente diversa, anche linguisticamente: sta parlando, come sempre, a tutti gli elettori, ma in primis allโelettorato giovane (intendendo lโaggettivo ยซgiovaneยป allโitaliana: dai 20 ai 45 anni) e deluso delย suoย partito.”
Washington-Mosca braccio di ferro sulla risoluzione Onu. Dal corrispondente Maurizio Molinari:
“Siglato lโaccordo sul piano di disarmo chimico della Siria, il braccio di ferro fra Washington e Mosca riprende dalla sua trasformazione in una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dellโOnu. Il Segretario di Stato John Kerry fa tappa a Parigi per incontrare gli alleati piรน stretti: Francia, Gran Bretagna, Turchia e Arabia Saudita. ยซNon tollereremo ritardi da parte di Bashar Assad, serve una risoluzione forte per realizzare il disarmoยป dice il Segretario di Stato, pronunciandosi a favore di un testo che prevede ยซconseguenzeยป in caso di inadempienza, ovvero faccia riferimento al capitolo VII della Carta dellโOnu che legittima il ricorso alla forza.”
Il Fatto Quotidiano: “Il video ricatto del condannato.” Aumma Aumma. Editoriale di Marco Travaglio:
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“Il dibattito pro o contro il voto segreto in Senato sulla decadenza di B. dร la misura definitiva dellโabisso in cui sono precipitati i partiti. E chi non se ne rende conto, accettando anche soltanto di discuterne, non fa che aggravare la sua posizione. In un altro paese tutti i senatori, senza distinzione di colore, voterebbero senzโindugio per espellere un pregiudicato per frode fiscale e non farvelo tornare mai piรน. E solo in un postaccio come il Parlamento italiano qualcuno puรฒ temere che non lo faccia neppure la metร piรน uno dei senatori. Intendiamoci: รจ ovvio che, in assoluto, il voto segreto รจ una vergogna. I cosiddetti rappresentanti del popolo devono rendere conto ai cittadini in ogni momento, senza poter tirare la pietra e nascondere la mano. Anche e soprattutto per i cosiddetti โcasi di coscienzaโ che finora han giustificato il ricorso allo scrutinio segreto. Ma questo semmai puรฒ dirlo Grillo, o qualcuno dei suoi appena arrivato in Parlamento: non chi ha sempre praticato il voto segreto (Grasso e Napolitano sono stati eletti solo grazie a quello) e ora vorrebbe abolirlo proprio sulla decadenza di B., con una mossa contra personam che non solo รจ una forzatura giuridica e un regalo a chi vuol gabellare B. per un perseguitato.ย “
Il Giornale: “La svolta di Berlusconi.” Editoriale di Alessandro Sallusti:
“La baldanzosa sicurezza di Enrico Letta sulla tenuta del suo governo comincia a scricchiolare. Ieri, daย Porta a Porta ,ย il premier per la priยญma volta ha inviatoย urbi et orbiย un messagยญgio chiaro: io e Napolitano – ha detto – non possiamo essere gli unici parafulmini. Parยญlava al Pdl, certo, ma anche a Renzi che ora dopo ora alza il tiro per ottenere subito quelยญle eleยญzioni che con alta probabilitร lo consaยญcrerebberoย leader del Pd. E forse parla anยญchยญe a chi a sinistra sta trasformando la giunยญta del Senato sulla decadenza di Berlusconiย (domani il verdetto) in un Vietnam senza vinti nรฉ vincitori, ma con tante macerie.
Cosรฌ, mentre Letta prende atto della realยญtร , mentre i falchi e le colombe del Pdl a suon di dichiarazioni polemiche si contenยญdono un posto in prima fila nella ri-nascenยญte Forza Italia, tutti i nodi dell’estate stanno per venire al pettine. Oggi Silvio Berlusconi rompe il lungo silenzio post sentenza e conยญsegna alle tv un videomessยญaggio che potrebยญbe costituire lo spartiacque definitivo sul fuยญturoย suo, del suo partito, del governo e del quadro politico. Magistratura, Forza Italia e alleati sono i temi contenuti nei dieci minuti di discorso visto, rivisto e pesato parola per parola negli ultimi giorni. Dopo quello della discesa in campo (1994), รจ l’intervento piรน solenne della sua non breve carriera.”











