Il Corriere della Sera: “Kiev ha paura, Occidente diviso”. Il consenso a caro prezzo. Editoriale di Ernesto Galli Della Loggia:
Qual รจ la causa profonda della crisi italiana, che ormai sappiamo bene essere una crisi niente affatto congiunturale? Un filo per imbastire una risposta adeguata lo si trova leggendo i saggi di un volume curato da Gianni Toniolo โ LโItalia e lโeconomia mondiale dallโunitร a oggi โ e pubblicato nella bella collana storica della Banca dโItalia. Come spesso capita, la prospettiva dei tempi lunghi, soprattutto centrale nel saggio introduttivo del curatore, serve a far vedere meglio le cose.
Allโincirca verso il 1990 lo sviluppo del nostro Paese aveva piรน o meno raggiunto quello dellโEuropa occidentale. Unโimpresa ragguardevolissima, se si considera che solo un secolo prima rispetto a quella parte del continente non eravamo ancora usciti dalla decadenza secolare che ci aveva colpito dalla fine del Cinquecento. Ma dai primissimi del Novecento sopraggiunge una crescita sostenuta e pressochรฉ costante, divenuta impetuosa a cominciare dalla Grande Guerra alla fine degli anni Venti e quindi nel trentennio 1950-1980, durante il quale diminuirono anche โ e non di pochissimo โ la distanza tra Nord e Sud e la diseguaglianza nella distribuzione della ricchezza tra i gruppi sociali.
Da allora, invece, se non proprio un precipizio, quasi. Basti dire che il rapporto tra il Prodotto interno lordo pro capite italiano e quello degli Usa รจ tornato nel 2010 ai livelli del 1973. In questo secolo, insomma, la nostra crescita รจ semplicemente inesistente, e da un certo punto in poi inizia addirittura una decrescita. Un deterioramento complessivo di cui puรฒ essere considerato un preannuncio simbolicamente esemplare ciรฒ che a cominciare dagli anni Ottanta avviene del rapporto debito/Pil: da circa il 60 per cento nel 1979 si passa in un solo decennio al 90, per arrivare nel 1992 al 105 per cento.
ยซSono trasparenteยป, grida il neosottosegretario alle Infrastrutture, Antonio Gentile. E dichiarandosi vittima di una ยซmacchina del fangoยป locale che ยซha contaminato anche la grande stampaยป, si aggrappa alla poltrona appena ottenuta dal premier Matteo Renzi, a dispetto delle accuse di aver fatto pressioni sullโeditore dellโOra della Calabria , per bloccare una notizia. Quella del coinvolgimento di suo figlio Andrea Gentile, manager Asl, in una inchiesta su consulenze dโoro (notizia pubblicata ugualmente malgrado la telefonata dellโintermediario, che paventava una reazione da ยซcinghiale ferito che ammazzaยป del senatore, ma mai giunta in edicola per un incidente alle rotative).
Ma da ieri quella poltrona traballa. E a scuoterla, ampliando lโimbarazzo del presidente del Consiglio rottamatore, non รจ solo la Lega che con Matteo Salvini attacca: ยซSe questo รจ il nuovo che avanza, allora รจ un disastro. La Lega Nord รจ pronta a sfiduciare tutti gli indagati che Renzi ha messo al governoยป. O il Movimento 5 Stelle che, con Nicola Morra, ha giร presentato in Senato una interpellanza contro Gentile e ora valuta una mozione di sfiducia.
Il malcontento, infatti, cresce anche nella minoranza del Pd. E ieri รจ stata la presidente della commissione Antimafia, Rosy Bindi, a dargli voce: ยซNon รจ accettabile venir meno ad un principio di etica pubblica. Qualunque dubbio e ombra deve essere fugata quando un Parlamento si presenta allโinsegna del cambiamentoยป, ha detto a Maria Latella su SkyTg24 . ยซChi non puรฒ essere presentato alle elezioni non si capisce perchรฉ debba stare nel retrobottega di un governo. Si deve applicare il principio delle regole che valgono per tuttiยป, ha dichiarato. E sulla nomina ha chiesto ยซda subito un impegno da parte del presidente del Consiglio nel revocarla e direi anche dal ministro dellโInternoยป. Una richiesta di revoca formalizzata anche da piรน di 150 presidenti di circoli calabresi del Pd in una lettera a Renzi: ยซCrediamo davvero che sia la volta buona. Speriamo che il tuo governo possa rappresentare quella svolta che lโItalia e il Mezzogiorno attendono da tempo. Per questo non possiamo accettare la nomina di chi si รจ macchiato del peccato piรน grave in democrazia: cercare di imbavagliare la stampaยป. Mentre il leader della minoranza democrat Pippo Civati aggiunge: ยซSul caso Gentile cโรจ conflitto piรน che di interesse di buonsenso. Ma sia su lui che su Guidi vorrei che si discutesse non a valle ma a monteยป.
Il Giornale: “Alfano cinghiale ferito”. Editoriale di Alessandro Sallusti:
Minacce ai direttori di giornali, minacยญce a Renzi. Piรน che un nuovo centroยญdestra quello di Alfano sembra il nuoยญvoย centro minacce. Nonostante lโetร , ieri Cicchitto ha mostrato i muscoli dai miยญcrofoni del Tg3: ยซIl premier deve stare ben attento a quello che fa,altrimenti…ยป.In ballo cโรจ il destino del neo sottosegretario Antonio Gentile, coordiยญnatore calabro e senatore di Ncd. Politici,giornaliยญsti e persino il presidente dellโAntimafia Rosy Binยญdi chiedono giustamente in queste ore a Renzi di cacciarlo per indegnitร . Il caso รจ quello sollevato nei giorni scorsi da noi de Il Giornale : un quotidiaยญno,ย LโOradellaCalabria ,ย bloccato in tipografia dยญaยญgli amici di Gentile per impedire la pubblicazione di una notizia non gradita al senatore (le indagini su suo figlio per associazione a delinquere). Il tutยญto a suon di minacce: ยซOcchio che il cinghiale feriยญto poi ammazza tutti ยป, si sente nella registrazione di una delle telefonate per convincere il direttore a sfilare la notizia.
Il cinghiale ferito pronto a fare strage della libeยญra informazione era il senatore Gentile, oggi รจ Alfaยญno che, via Cicchitto, avverte Renzi: se tocchi il mio sottosegretario ammazzo il governo. Gli amiยญci degli amici fanno quadrato, da quelle parti si usa cosรฌ. In confronto il povero Scajola รจ stato un gigante: per due volte si รจ dimesso da ministro per frasi infelici (la prima su Marco Biagi, la seconda sulla casa a sua insaputa). Gentile invece fa il duยญro: non sono inquisito, macchina del fango e freยญgnacce varie. Qui non cโentra il garantismo.Non รจ questione di reati. ร il fango in cui nuota Gentile a casa sua che รจ incompatibile con una carica di goยญverno. Bloccare lโuscita di un giornale, fosse pure – e non risulta- ยซa sua insaputaยป, non รจ cosa.






