
ROMA – “La squadra olandese del Vitesse parte per Abu Dhabi e lascia a casa un giocatore israeliano. Indesiderato nel Golfo”. E’ la storia del ย difensoreย israeliano Danย Mori raccontata da Daniel Mosseri di Libero:
Se il vostro sportivo preferito viene da Israele potete scommetterci: in nove casi su dieci la sua gara con un atleta di un Paese arabo o islamico non si terrร perchรฉ lโantagonista darร forfait. Se invece la competizione sarร organizzata da un Paese arabo, statene pur certi: il vostro atleta del cuore resterร a casa. Non รจ una discriminazione antisemita di origine nazista, ma ci assomiglia. Lโultimo caso รจ quello della squadra olandese di calcio Vitesse Arnhem che, invitata a giocare alcune amichevoli negli Emirati Arabi Uniti, ha lasciato a casa il difensore israeliano Dan Mori, al quale il governo di Abu Dhabi ha rifiutato il visto di ingresso.
Le autoritร arabe avrebbero addirittura, minacciato lโarresto di Mori – come ritorsione parrebbe nei confornti dellโeliminazione di un terrorista palestinese a Dubai, nel 2010, ammazzato da killer introdottisi come tennisti israeliani. Insomma, il terzino Mori sarebbe stato accusato di essere niente meno che una gente del Mossad. A esclusione di Egitto, Giordania e Marocco, la maggior parte del mondo arabo non intrattiene relazioni diplomatiche con lo Stato ebraico in segno di solidarietร verso i palestinesi. Un gesto inutile โ ai palestinesi farebbe piรน comodo un permesso di lavoro in tanti Paesi arabi dove continuano a vivere nei campi profughi o dove sono lavoratori di serie B โe antisportivo perchรฉ il boicottaggio non si ferma mai, neppure per le Olimpiadi.
Le notizie in arrivo dagli Emirati non sorprendono nรฉ Israele nรฉ il mondo ebraico. Per Vittorio Pavoncello, consigliere dellโUnione delle Comunitร ย Ebraiche Italiane (Ucei), ยซil no a Mori non cโentra assolutamente con lo spirito sportivo. In tutto il mondo ci sono arabi che si rifiutano di gareggiare contro gli israeliani per poi venire accolti in patria come eroi. Ma lo sport โ con – tinua Pavoncello, presidente italiano della prima organizzazione sportiva ebraica nel mondo (il Maccabi) โ dovrebbe abbattere le barriere, non innalzarne di nuove: รจ stato lo sport a fare avvicinare Usa e Cina, ed รจ ora che dalle federazioni internazionali giungano forti sanzioni contro gli antisportiviยป. Per una volta, perรฒ, un poโ di rumore si รจ sentito in Olanda. Per primo รจ stato il ministro delle Finanze (e presidente dellโEuro – gruppo), Jeroen Dijsselbloem, a dissentire pubblicamente dalla decisione della squadra di lasciare a casa uno dei suoi membri: ยซUna scelta da vigliacchiยป. Poi รจ stato il turno del suo collega agli Esteri, Frans Timmerman, che si รจ detto ยซdisponibile ad aiutare Moriยป. Le inattese reazioni politiche in patria hanno spinto la squadra a piรน miti e solidali consigli:
ยซSiamo scioccati: siamo diventati parte di una lotta politica. Abbiamo deciso che porteremo questo caso alla Fifaยป, ha dichiarato la portavoce del club, Esther Bal, dopo aver ricordato che la squadra รจ partita solo dopo aver ottenuto lo scontato ok del giocatore escluso. Molti sono i i casi analoghi a quello di Mori. Lo scorso 21 ottobre, la televisione del Qatar ยซsbianchettรฒยป la bandiera israeliana. Nel moderno emirato che ha dato i natali ad al Jazeera, gli spettatori dei Mondiali di nuoto potevano riconoscere i colori della tedesca Theresa Michalak, e lโUnion Jack su campo blu e stelle bianche dellโaustraliana Emily Seebohm, mentre la ยซsionistaยปย Amit Ivry nuotava apparentemente solo per se stessa. I suoi colori nazionali erano ritenuti troppo offensivi per i delicati occhi dei sudditi del Qatar. Per assurdo, il capolavoro di ยซvideoipocrisiaยป messo a punto nellโemira – to, che nel 2022 ospiterร i Mondiali di calcio, รจ anche unย esempio di tolleranza: di solito gli sportivi israeliani non sono ammessi sul suolo arabo. Ecco perchรฉ, per esempio, la nazionale e i club israeliani di pallacanestro giocano con le corrispettive squadre europee anzichรฉ, come la geografia vorrebbe, con quelle asiatiche.
Nella regione il rifiuto per Israele permea profondamente il mondodello sport. Alcuni esempi. Antalya 2012: la squadra iraniana di calcio Sepahan Isfahanl rifiuta di giocare con il Partizan Belgrado. La ragione? Il club serbo รจ allenato dallโisraelia – no Avram Grant. Shanghai, Mondiali di nuoto 2011: lโiraniano Mohammed Alirezaei rifiuta di entrare in acqua perchรฉ alla gara partecipa lโisrae – liano Gal Nevo. Un recidivo del boicottaggio, il ranista persiano, che si comportรฒ nello stesso modo ai Mondiali di Roma del 2009, questa volta contro il sionista Mickey Malul. La lista รจ lunga รจ comprende boxeur e judoka algerini, nuotatori siriani, tennisti indonesiani e kuwaitiani. Il 2009 era tra lโaltro lโanno in cui lโItalia evitรฒ di invitare atleti israeliani e palestinesi ai Giochi del Mediterraneo organizzati a Pescara. Fu lโalgerino Amar Addadรฌ, presidente di quellโedizio – ne, a spiegare che Israele (che esiste dal 1948) potrร accedere alle gare del Mediterraneo solo quando lo farร anche lo Stato di Palestina. Per tornare al caso Mori-Vitesse, un editoriale apparso sul quotidiano olandese Parool ben sintetizza il generale stato di ipocrisia in cui versa lo sport olandese, e occidentale, in genere: ยซPossibile che si spendano milioni nellโedu – cazione antirazzista, che si portino i bambini a visitare la casa di Anna Frank, che ci si tenga tutti per mano per dimostrare che siamo tutti uguali e poi non ci sia un solo allenatore, direttore, giocatore o finanziatore che dica: โdi fronte al no che gli Emirati oppongono contro il giocatore ebreo, forse sarebbe stato meglio restare a casa?โยป.
