
ROMA – “Figlia del fascio” titola Libero ironizzando su Daria Bignardi, scrive Brunella Bolloli: “La Bignardi ha messo alla berlina il grillino con il papร fascista. Ma anche suo padre portava la camicia nera. E un cugino di suo nonno, il poeta Govoni, scriveva odi a Mussolini”.
L’articolo su Libero:
ยซNon prova imbarazzo ad avere un padre fascista?ยป, ha chiesto proprio lei, che nel libro dedicato alla storia della sua famiglia Non vi lascerรฒ orfani (Oscar Mondadori) parla di un babbo bellissimo, che sembrava un attore, e che nel 1933 ยซa diciannove anni, partรฌ per Genova come soldato volontarioยป. Nel โ35 era a Bengasi, in Cirenaica, poi lo mandarono in Eritrea e durante la guerra andรฒ in Croazia. ยซQuando si parlava di Africaยป, scrive la Bignardi nel capitolo ยซDante, Atala, il furentismo e la guerra dโEtiopiaยป, ยซgli si inumidivano gli occhiยป. In fondo a pagina 133 il passaggio chiave, quello che la settimana scorsa, puntando il ditino da prof, tipo ora ti frego io, contro uno spiazzato Di Battista, Daria ha omesso di ricordare. ยซMio padre era stato un fascista convinto, ma ripeteva frasi generiche come la guerra รจ una brutta cosa, oppure lโerrore di Mussolini รจ stato quello di allearsi con Hitler ed entrare in guerra, senza mai dire niente di quello che in guerra aveva visto o fatto luiยป.
Figlia di un fascista convinto, dunque. Forse nel frattempo se nโera dimenticata, ormai da tempo si parla piรน della sua parentela con Adriano Sofri (di cui รจ la nuora), ma certo ieri ci ha pensato il Fatto quotidiano a rinverdire lโalbero genealogico della scrittrice emiliana. Finita nel mirino di Grillo, ma soprattutto bacchettata duramente, per via della vicinanza con il condannato per lโomicidio di Luigi Calabresi, dal comunicatore stellato Rocco Casalino, che sperava di trovare ancora una Bignardi amicona, versione Grande Fratello, e invece si รจ trovato la signorina Rottermeier dei talk show ed รจ caduto nel grande tranello dellโintervista barbarica sul genitore camerata del deputato grillino. ยซLuca Sofri le suggeriva le domande cattive da fare a Di Battistaยป, รจ stata la denuncia coram populodellโex gieffino ora alla corte di Beppe, ยซda lei non me lo sarei mai aspettato e allora le ho chiesto cosa si prova ad avere come suocero un condannato a 22 anni come mandante per lโuccisione del commissario Calabresiยป.
Parentela per parentela, allora bisogna che la Bignardi rammenti al suo vasto pubblico che il cugino dellโamato nonno Dante era il poeta Corrado Govoni, autore prolifico di raccolte di poesie che hanno segnato la storia letteraria del primo Novecento, nonchรฉ di romanzi, prose liriche e testi teatrali. Lโex direttrice del mensile Donna ne va fiera fin da quando era bambina (ยซmi vantavo con la maestra perchรฉ la mia scuola era intitolata proprio a luiยป) e all’illustre cugino dedica ben tre pagine del suo libro biografico. Di Govoni, a pagina 126, riporta addirittura la poesia intitolata Lo scricciolo, oltre a citare la raccolta che lโautore dedicรฒ nel 1918 al nonno Dante. Inserisce, ovviamente, la lirica scritta da Corrado in morte del figlio Aladino, ucciso dai tedeschi nel 1944 alle Fosse Ardeatine ยซscolpita su una lapide posta vicino alla sua tomba nel cimitero di Ferraraยป. Insomma, gli episodi di Govoni ragazzo,quasi coetaneo di Dante, le loro cadute in bicicletta ยซo da un asino chiamato Ridoliniยป nella campagna di Castel Guelfo, non mancano nelle pagine della Bignardi.
Perรฒ, guarda caso, dei componimenti di Govoni su Mussolini non cโรจ traccia. Neanche una mezza riga sprecata per ricordare che il cugino del nonno ha composto, tra le sue innumerevoli opere, Saluto a Mussolini e Poemetto in lode di Mussolini. Titoli che fanno presumere una certa vicinanza con il fascismo allora imperante. Fu cosรฌ.
Govoni scrisse molte lettere al Duce, forse anche per costrizione ai quei tempi visto che doveva mantenere moglie e tre figli. Vergรฒ lettere di supplica a Mussolini in cui chiedeva denaro, che sarร generosamente concesso, espose le sue difficoltร e le sue frustrazioni per non essere stato nominato nel ruolo di Accademico dโItalia e parecchie umiliazioni subรฌte. Cโรจ un libretto a firma di Giuseppe Iannaccone, che ripercorre la storia del poeta Govoni, il suo rapporto stretto con Benito Mussolini (ยซEccellenza, se il Duce vuole aiutare ancora la mia poesia…ยป), la sua vicenda umana e intellettuale. Fino allโepilogo tragico dellโuccisione del figlio Aladino. Govoni รจ stato un poeta celebre della stagione crepuscolare-futurista, citato sia dai partigiani che dai fascisti, analizzato anche da Pierangelo Maurizio nel suo libro intitolato Via Rasella, 50 (70) anni di menzogne. Peccato che lโimprudente Bignardi, imparentata per via del nonno e figlia di un ยซfascista convintoยป, ricordi solo una parte. Prova forse imbarazzo?
