
ROMA – “Scontro totale al Corriere della Sera” titola Libero, che riporta le parole del direttore Ferruccio De Bortoli: “Basta premi ai manager o mi dimetto”. “Bortoli si schiera con la redazione – scrive Nino Sunseri – per bloccare i bonus allโad Scott Jovane e ai dirigenti. Domani il primo dei sette giorni di sciopero proclamati dai giornalisti”.
L’articolo completo:
In via Solferino i fuochi di guerra non si spengono mai. Il direttore del Corriere della Sera, Ferruccio De Bortoli รจ pronto alle dimissioni se domani il consiglio dโamministrazione approverร i premi aziendali allโamministratore delegato Pietro Scott Jovane e ai dirigenti di prima fascia. Le condizioni economiche dellโazienda non lo consentono di certo visto che la perdita dellโanno scorso รจ stata di 218,5 milioni.
A sollevare il problema erano stati alcuni consiglieri, nel corso di una precedente seduta, e, soprattutto, i giornalisti che da giorni fanno pubblicare comunicati di fuoco. Per dare maggiore consistenza alla protesta sono stati proclamati tre giorni di sciopero sui sette previsti: oggi incrocerร le braccia la redazione del Corriere della Sera. Domani i poligrafici che bloccheranno lโedizione di carta fermeranno il sito. Infine la Gazzetta dello Sport impedendo lโuscita di lunedรฌ che per il quotidiano rosa รจ il numero di maggior rilevanza della settimana. Insomma la spaccatura tra il corpo redazionale e la dirigenza รจ ormai insanabile. De Bortoli, ancora una volta, si รจ schierato con i suoi colleghi e ha sconfessato il management. Una scelta di campo molto precisa che egli stesso aveva, in qualche modo teorizzato. Nel corso di unโintervista al Foglio di qualche settimana fa aveva detto che il Corriere avevaยซmolti soci e nessun editoreยป. Una scomunica anche verso la gestione che il direttore giudica palesemente inadeguata. Lo scontro era giร emerso con la vendita dello storico palazzo di via Solferino che Scott Jovane era riuscito a far passare nonostante le proteste della redazione. Ora la replica sul bonus che lโamministratore delegato ha chiesto come riconoscimento per i successi ottenuti sulla via del risanamento. I costi, in effetti, sono calati di 95 milioni. Trattandosi di unโimpresa editoriale dove le spese per ilย personale sono di gran lunga le piรน importanti รจ evidente che i maggiori successi erano stati ottenuti tagliando organici, testate e redazioni. Insomma agli occhi della redazione era sembrata una danza macabra: i tagliatori che ricevono un premio
per lโelevato numero di teste che sono riuscite ad abbattere. Ora vedremo la risposta dellโamministratore delegato che giร lโanno scorso aveva ottenuto un premio. Lโaveva giustificato come compenso per aver lasciato Microsoft.
In ogni caso il suo cammino in via Solferino รจ ormai pieno di trappole. Viene considerato troppo legato a John Elkann. Nellโinfuriare della battaglia con Diego Della Valle rischia di fare la classica figura del vaso di coccio. Tanto piรน che, allโorizzonte cโรจ una possibile alternativa. Urbano Cairo si รจ dichiarato disponibile ad incrementare la quota del 2,8%. Il patron della Todโs lo ha candidato come responsabile operativo del gruppo di via Solferino. Cairo ha declinato lโinvito dicendo di essere molto impegnato nella guida della sua casa editrice e soprattutto de La 7. Lโemittente gli sta dando buone soddisfazioni. Nel primo trimestre la raccolta pubblicitaria รจ arrivata a 40,3 milioni (+ 5,8% sul 2013) Solo a marzo รจ salita del 13,4% a 15,2 milioni. Lโeditore piemontese dice di non avere tempo da dedicare a via Solferino. Tuttavia visto come si stanno mettendo le cose mai dire mai.
Camilla Conti sul Fatto Quotidiano:
In una sala Montanelli stracolma, ieri pomeriggio si sono riuniti i giornalisti del Corriere della Sera, Gazzetta dello Sport, i poligrafici (cioรจ i dipendenti non giornalisti) e i lavoratori di Rcs Mediagroup. Obiettivo: impedire lโassegnazione dei bonus allโamministratore delegato Pietro Scott Jovane e ad altri 20 dirigenti messa allโordine del giorno del cda di domani. Per i dirigenti sarebbe un premio per i risparmi di 92 milioni realizzati finora nellโambito del piano di crisi. Risparmi che, sostiene il comitato di redazione, sono stati ottenuti alla voce โcosto del personaleโ: lโazienda sosterrebbe quindi i costi dei premi ai dirigenti perchรฉ questi hanno ridotto i costi dei dipendenti. โTutti capiscono che il nostro Paese รจ in difficoltร . Tutti tranne, evidentemente, i vertici di questa azienda che sembrano vivere sul pianeta Papallaโ, attacca la nota del sindacato interno pubblicata ieri sul giornale annunciando anche sette giorni di sciopero. Oggi il Corriere sarร in edicola. A fare da mediatore รจ stato il direttore Ferruccio de Bortoli che ha minacciato le sue dimissioni se lโazienda concederร i premi in busta paga. E non solo perchรฉ era giร pronta lโintervista esclusiva al presidente Usa Obama da pubblicare il giorno della sua visita romana. โLa mia testa รจ qui sul tavolo se passano i bonusโ, ha detto il direttore al cdr. Schierandosi dunque al fianco dei giornalisti che incroceranno le braccia domani, poi toccherร ai poligrafici infine ai colleghi della Gazzetta dello Sport, per un totale di 3 giorni di sciopero tra le due testate. MENTRE la base si agita, continua la pax armata fra gli azionisti. Ieri Urbano Cairo non ha escluso di aumentare la sua partecipazione in Rcs, oggi al 2, 84 %. Ciรฒ non significa perรฒ candidarsi alla guida dellโazienda: mentre lโaltro azionista con il 9 %, Diego Della Valle, continua a fare il suo nome per il rilancio della casa editrice, Cairo ha sottolineato di essere โmolto impegnato con Cairo Communication che mi assorbe totalmenteโ. Quanto, infine, ai possibili premi ai manager, Cairo ha aggiunto: โUnโazienda puรฒ dare bonus a dei dipendenti nel momento in cui si arrivi perlomeno a vedere un pareggio di bilancio. Nel caso specifico se hanno fatto un buon lavoro direi: complimenti. Un bonus รจ importante. A maggior ragione se qualcuno ha subito anche dei tagliโ.
