La Repubblica: “Fisco, ecco gli sgravi alle famiglie”. Lo sciopero global. Editoriale di Adriano Sofri:
“L’austerità genera recessione, povertà e angoscia sociale. Oggi c’è uno sciopero generale, un po’ più che mediterraneo, un po’ meno che europeo. Europea per intero è la giornata di mobilitazione”.
Il Senato vota: giornalisti in galera. Il Fatto Quotidiano: “Passa col voto segreto l’emendamento Lega-Rutelli”. Csx factor. L’editoriale di Marco Travaglio:
“L’interesse con cui il pubblico di Sky e dei social network ha seguito il confronto all’americana dei cinque candidati del centrosinistra dimostra la sete di politica che serpeggia in Italia. Onore agli sfidanti di Bersani, Renzi in primis, per aver imposto al Pd una tenzone inizialmente esclusa dallo statuto del partito. E onore a Sky per l’impeccabile allestimento. Ma ciò non significa, diversamente da quel che sostiene qualcuno, che il format Csx Factor possa o debba sostituire i programmi di approfondimento giornalistico: quelli che per comodità chiamiamo talk show, e che non sono tutti uguali”.
Diffamazione, torna il carcere ai giornalisti. La Stampa: “Insorge la Federazione della stampa: una vergogna”. La governabilità si conquista, non è un diritto. Editoriale di Luigi La Spina:
“A proposito della legge elettorale, si potrebbe contraddire la fiduciosa previsione di Obama dopo la sua vittoria alle presidenziali Usa, perché sembra proprio che «il peggio debba ancora venire». A furia di compromessi tra i partiti, fatti solo sulla base dei pronostici elettorali per l’imminente voto della prossima primavera, si potrebbe arrivare al varo di regole elettorali non solo senza alcuna coerenza politica e costituzionale, ma talmente cervellotiche da non rispondere nemmeno a una delle due fondamentali esigenze: il rispetto della volontà dei cittadini e la governabilità del Paese”.
Maltempo. Crolla un ponte auto nel baratro Morti 3 operai Enel. Articolo di Maria Vittoria Giannotti:
Per approfondire: Maltempo, 14/11 attesa piena del Tevere: picco massimo dopo mezzogiorno
“Hanno guidato per ore, sotto la pioggia, per poter trascorrere la notte a casa, insieme alle loro famiglie. Ma ad attenderli, sulla strada del ritorno, nella Maremma devastata dai nubifragi, c’era un ponte crollato. E una voragine profonda dieci metri. Non l’hanno vista, o forse non l’hanno vista in tempo. L’auto su cui viaggiavano è stata inghiottita dal baratro, finendo sul greto del fiume Albegna, che dalla mattina aveva rotto gli argini. Così lunedì sera, a Marsiliana, nel comune di Manciano, sono morti tre dipendenti di Enel Green Power di Larderello. A dare l’allarme è stato un altro automobilista che ha assistito impotente alla scena ed è riuscito a frenare”.
General gate. Dal generale Allen mail erotiche a Jill. Scrive Paolo Mastrolilli:
“Ormai è diventato il «Generalgate», e sta imbarazzando sempre di più la Casa Bianca. Non solo il capo della Cia, David Petraeus, è stato costretto alle dimissioni dalla sua relazione con la biografa Paula Broadwell, ma anche il suo successore alla guida delle truppe in Afghanistan, John Allen, è sotto inchiesta. Motivo: nell’arco di due anni, ha scambiato tra 20.000 e 30.000 pagine di messaggi “inappropriati” con Jill Kelley, la donna che ha scatenato lo scandalo, denunciando all’Fbi le mail minacciose ricevute dalla Broadwell. La Casa Bianca è in mezzo alla bufera, tutti chiedono cosa ha saputo e quando”.
Detrazioni più alte per i figli. Il Sole 24 Ore: “Dal 2014 tagli all’Irap – Per la produttività altri 800 milioni”. Credibilità riconquistata ma timidi su fisco e spesa. Editoriale di Fabrizio Forquet:
“Difficile non partire dalla credibilità riconquistata in Europa, nel mondo, sui mercati. Se un anno fa Silvio Berlusconi lasciava la titolarità del Governo a favore di Mario Monti, del resto, era proprio per una crisi determinata dalla caduta di credibilità dell’Italia e del suo Governo, prima ancora che da dati macroeconomici fuori controllo. Oggi l’Italia non è più la pecora nera d’Europa. E la recuperata fiducia si è tradotta in un ritorno alla sostenibilità – non ancora normalità – della curva dei tassi di interesse sui titoli di Stato. Non è tanto il solito spread, che pure è calato da 550 punti ai 360 di questi giorni, ma sono i rendimenti del BTp a dieci anni scesi dal 7 al 5%, e ancora di più quelli dei titoli a breve che da livelli del tutto anomali – anche del 7-8% – sono tornati alla fisiologia del 2-3 percento. Questo è davvero un dividendo di Monti e del rigore che il suo Governo ha riportato nella gestione della cosa pubblica”.
Un anno di tasse. Il Giornale: “Imu, accise, Iva. E poi stangate su nautica, lavoro e imprese. Tutto inutile: il debito aumenta”. Fate ridere, fate pena. Editoriale di Alessandro Sallusti:
Per approfondire: Sallusti: “Ora il carcere è inevitabile”
“Ieri in redazione abbiamo ricevuto due copie, una per me e una per Vittorio Feltri, di un nuovo libro fresco di stampa di Roberto Maroni, segretario della Lega. Su uno la dedica autografa dice: «A Vittorio Feltri, il vero numero 1». Sull’altro: «Ad Alessandro Sallusti, buona lettura e buon lavoro ». È lo stesso Roberto Maroni che contemporaneamente dava ordine ai suoi di mandarmi in carcere ( Vittorio, non te lo auguro ma temo che presto mi seguirai) con una imboscata al Senato. È infatti della Lega l’emendamento alla legge salva- Sallusti (che ridere) che approvato ieri a scrutinio segreto prevede il gabbio per i giornalisti che incappano in condanne per diffamazione. Nelle dediche di Maroni c’è la rappresentazione plastica della falsità dei politici: ossequiosi e melensi quando si tratta di chiedere ai giornalisti marchette ai loro libri e convegni, subdoli e arroganti quando hanno occasioni di vendetta. Devo dire che la Lega (insieme a quel fenomeno da baraccone di Rutelli, quello che vuole guidare il Paesee che si è fatto sfilare 20 milioni dalla cassa) in fondo è stata la più onesta: ha dichiarato le sue intenzioni, ci ha messo la faccia”.






