ROMA – “Mancavano i morti per le pasticche a infierire sul mercato delle balere già in crisi – scrive Cristiana Lodi di Libero – Da tempo le discoteche italiane registrano il calo del volume d’affari, con una emorraggia di circa il 9 per cento su 850 milioni. Una perdita che mette a repentaglio almeno centomila posti di lavoro (e un gettito fiscle di 120 milioni) distribuiti nei 2700 locali dell’entertainment nottambulo (…)”.
L’articolo di Cristiana Lodi: L’arte di arrangiarsi, in tempo di crisi, aiuta la movida e scalfisce l’arte discotecara intesa in senso puro. Con l’ausilio dell’ape-cena ormai di gran moda e convenienza: i 30 euro che prima si spendevano per andare a ballare,ora sono sufficienti per mangiare e divertirsi sulla pista al tempo stesso.
Qualora non bastasse, è pronto al decollo il volo a prezzo stracciato. Euro 48 per scatenarsi una notte a Ibiza o a Formentera (Spagna). L’aeroporto di Eivissa tocca già un aumento del 5 per cento degli arrivi rispetto al 2014. Poi ci sono Mykonos e Santorini (Grecia); e magari Pag (Croazia) ché quest’anno fa moda proprio. Ventinove euro, il volo.