Il Corriere della Sera: “Piano per vendere i beni pubblici.” Una misteriosa ossessione. Editoriale di Luciano Fontana: ”
“Il governo di larghe intese รจ stato voluto dal Pdl molto piรน che dal Partito democratico. Angelino Alfano fa bene a ricordarlo. Pier Luigi Bersani, sotto choc per la mancata vittoria elettorale, tentรฒ in tutti i modi di formare un esecutivo diverso, appoggiato dagli eletti di Grillo. Solo dopo numerosi fallimenti, e grazie al presidente della Repubblica, il Pd accettรฒ con sofferenza di varare una grande coalizione, nella quale non ha mai creduto fino in fondo.
Ma proprio questi dati di fatto rendono ancora piรน incomprensibile il comportamento del Pdl, o almeno di una sua parte, nell’estate politica dominata dalla condanna di Silvio Berlusconi. L’impegno a tenere separati la vicenda giudiziaria e il destino del governo รจ stato rimosso. Le minacce si sono moltiplicate fino a questi giorni di tregua apparente. Falchi e pitonesse hanno calcato la scena con dichiarazioni incendiarie contro tutto e tutti: dal capo dello Stato al presidente del Consiglio, dai giudici ai presunti traditori che si anniderebbero nel Pdl.
C’รจ qualcosa di misterioso nell’ossessione di aprire una crisi. Far cadere il governo e andare alle elezioni (ammesso che al voto si vada) non cambierร di un millimetro la situazione giudiziaria di Berlusconi. Il 15 ottobre la condanna diventerร operativa con la scelta tra arresti domiciliari e affidamento ai servizi sociali. Poco dopo arriverร la Corte d’appello che ricalcolerร gli anni di interdizione dai pubblici uffici. Non c’รจ nessuno, in uno Stato di diritto, che possa ragionevolmente pensare che tutto ciรฒ si possa cancellare con un colpo di spugna prima dell’esecuzione della sentenza e senza che l’ex premier ne prenda atto.”
I timori del Tesoro: almeno 15 miliardi per accontentare le parti sociali. Il retroscena di Roberto Bagnoli:
“Quella frase โcostoso e poco realisticoโ riferito al patto di Genova pronunciata a sorpresa dal ministro del Tesoro Fabrizio Saccomanni ha una sua base contabile. Dallโannuncio fatto dal presidente di Confindustria Giorgio Squinzi insieme ai segretario generali di Cgil, Cisl e Uil il 2 settembre scorso, i tecnici di via XX Settembre hanno provato a fare alcune simulazioni per capire quanto potrebbe incidere lโapplicazione di quelle due pagine tanto scarne quanto pesanti e scoperto che alle casse dello Stato costerebbero come minimo 15 miliardi di euro. La valutazione รจ precisa e realistica, molto inferiore rispetto ai 50 miliardi calcolati dal think tank di Renato Brunetta, ma sufficiente per far correre ai ripari il guardiano del 3%. Imprese e sindacati, in quel documento congiunto presentato al governo al festival del Pd lunedรฌ scorso, chiedevano di ยซridurre il carico fiscale sul lavoro e aziende per aumentare il reddito disponibile e riequilibrare la tassazione sui fattori produttiviยป. In particolare di ยซridurre il prelievo sui redditi da lavoro attraverso le detrazioni per lavoratori e pensionati ed eliminando la componente lavoro dalla base imponibile Irap e rendendo strutturali le attuali misure sperimentali di detassazione e decontribuzione per incrementare la produttivitร . Inoltre le parti sociali, in quellโinedito quanto importante Patto che segna lโinizio di un nuovo clima di collaborazione e di condivisione di obiettivi, hanno anche chiesto di utilizzare la leva fiscale per rilanciare gli investimenti produttivi e il rinnovo tecnologico delle imprese.”
Guerra al Porcellum ed elogio della Rete Lo show di Casaleggio. Scrive Emanuele Buzzi:
“Un debutto da divo. Il copione di un film giร scritto. Prima la ressa dei giornalisti ad attenderlo allโarrivo e lui che si dilegua con lโaiuto degli uomini della polizia e della security. Poi la protesta dei fotografi a cui โ per la prima volta in 39 edizioni โ รจ stato inizialmente interdetto lโaccesso alla sala. Infine il discorso alla platea, dove sedeva quasi al completo lโestablishment della politica e della finanza. La prima volta di Gianroberto Casaleggio al Forum Ambrosetti trascina con sรฉ la curiositร dei media e degli addetti ai lavori. Lo stratega del Movimento Cinque Stelle si presenta puntuale (accompagnato dal figlio Davide), spiccica poche parole, infastidito da flash e telecamere. ยซSono qui per esporre le idee del Movimento e per spiegare le evoluzioni delle Reti e della politicaยป, dice.
E infatti lโideologo dei Cinque Stelle si rivolge alla platea โ presenti anche il presidente del Consiglio Enrico Letta e lโex premier Mario Monti โ insistendo sui concetti cardine suoi e del Movimento: lโimportanza del web, la democrazia diretta, la trasparenza. ยซLa politica oggi รจ chiamata a un salto di livello, perchรฉ per la prima volta deve dare a Internet unโimportanza fondamentale per la relazione con la societร ยป, spiega. Per Casaleggio siamo di fronte a una ยซrivolta culturaleยป. La Rete in tutto questo รจ il ยซvero baricentroยป, che fa mutare anche il concetto di ยซaggregazioniยป, non solo piรน su interessi locali, ma con un respiro piรน internazionale.”
La prima pagina de La Repubblica: “Giunta, il Pdl chiede subito il rinvio.”
La Stampa: “Domenico libero: รจ come tornare da Marte.” Una certa idea del giornalismo. Editoriale di Mario Calabresi:
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“Domenico รจ un uomo libero. Libero di raccontare: ยซร stata una terribile esperienzaยป, รจ la prima cosa che mi ha detto ยซma sai qual รจ la mia idea del giornalismo: bisogna andare dove la gente soffre e ogni tanto ci tocca soffrire come loro per fare il nostro mestiereยป.ย La notizia del suo ritorno รจ arrivata ieri sera, poco prima di cena: รจ stata unโemozione fortissima. Quando ho chiamato Giulietta, la moglie, non riuscivamo quasi a parlare, poi lei ha detto: ยซNon so neanche come sto, ma so che ce lโabbiamo fattaยป. La forza รจ stata di averci sempre creduto, di non aver abbandonato la speranza, di aver tenuto vivo un filo, anche in quei due primi terribili mesi nei quali non arrivava nessun segnale, quando Domenico sembrava scomparso nel nulla.ย Crederci ha significato non lasciarsi sprofondare nello sconforto e non perdere la testa. Giulietta e le figlie sono state capaci di farlo, anche con un velo di ironia, tanto che per scaramanzia non avevano voluto tagliare lโerba del prato di fronte a casa, era un lavoro del papร e spettava a lui tornare e farlo.”
Hollande convince Kerry: intervento dopo il voto allโOnu. Dal corrispondente Alberto Mattioli:
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“Sulla Siria prosegue il duetto fra Francia e Stati Uniti. Ma, dopo la due giorni parigina del segretario di Stato americano John Kerry, a parti invertite: la Francia, che accelerava, adesso frena. Ed รจ Barack Obama lโindeciso il capofila degli interventisti. Con unโinsolita attenzione, perรฒ, alle idee dei francesi, anche perchรฉ finora sono gli unici alleati disposti a marciare. Quindi Kerry (che perรฒ sabato ha detto che sono almeno dieci i Paesi pronti a partecipare ai raid) dichiara che la Casa Bianca sta ยซconsiderandoยป lโultimo suggerimento dellโEliseo, quello di far precedere i missili da un nuovo voto sul dossier siriano in Consiglio di sicurezza, cosรฌ da mettere tutti, ma soprattutto Russia e Cina, davanti alle loro responsabilitร .”
La macchina da soldi degli armamenti. Scrive Francesco Grignetti:
“Il geniale Alberto Sordi ce lโaveva raccontato giร nel 1974. ยซFinchรฉ cโรจ guerra, cโรจ speranzaยป. Sono trascorsi quasi quarantโanni e siamo ancora lรฌ. Nel frattempo il mercato delle armi รจ cresciuto senza pause. Da 1994 al 2010 รจ stato un crescendo. Alla faccia della crisi internazionale, non cโรจ Paese africano, asiatico, americano che non spenda cifre da capogiro per rifornire i propri arsenali. Secondo il rapporto annuale redatto a Stoccolma, soltanto nellโultimo anno cโรจ stato un rallentamento. Le vendite hanno subito un piccolo calo del 5%, scendendo dai 412 miliardi di dollari del 2010 ai 410 del 2011. Perรฒ ha inciso sulle statistiche la fine della guerra in Iraq e lโinizio del ritiro dallโAfghanistan. Infatti cala leggermente il peso degli Stati Uniti, ma crescono Russia e Cina.ย Le cifre in ballo sono gigantesche. E dai dati si consideri che sono escluse le aziende produttrici di armi della Cina in quanto non sono disponibili cifre ufficiali. La Cina in veritร รจ in piena corsa al riarmo. Ma il discorso vale per tutta lโarea del Pacifico. E per il Medio Oriente. Ci sono Paesi quasi spopolati, ma ricchissimi di petrolio che devono obbligatoriamente tutelarsi. Lโinsegnamento di Saddam Hussein che invade il vicino non lo dimenticheranno piรน. Di qui il continuo shopping in armi di Arabia Saudita, Kuwait, Emirati.”
Il Giornale: “”In gioco spread, Imu e Iva.” Il sogno della sinistra: via il Cav per vincere. L’editoriale di Vittorio Feltri:
“Da tempo immemorabile non mi perdo il sermone domenicale di Eugenio Scalfaยญri sullaย Repubblica .ย Prima gli do unโocยญchiata, saltabecco da un capoverso allโalยญtro in cerca di qualcosa di stimolante, poi, con lo stesยญso spiยญrito col quale uno scolaro sente di dover portaยญre a termine i compiti assegnatigliย dalla maestra, mi impegno a leggerlo tutto. Cosรฌ ho fatto anche ieri. Lโincipit e la parte contenuta nella prima pagina, inย cui lโautore affrontava un argomento.”







