
ROMA – “Doppia fregatura per gli esodati – scrive Antonio Castro su Libero – Lo Stato non vuole piรน pagare il periodo di transizione fino alla pensione. Cosรฌ chi ha lasciato il lavoro ma non ha ancora maturato il ritiro dovrร prima indebitarsi e poi restituire parte del prestito con il vitalizio”.
L’articolo completo di Antonio Castro:
Gli esodati, presenti e futuri, si dovranno probabilmente pagare (in parte), lโincredibile privilegio di essere stati spediti anticipatamente a riposo. Senza busta paga, senza pensione e senza certezze. E ora (in un prossimo futuro) pure con un debito per agguantare lโassegno. Per coloro che sono rimasti invischiati nel limbo esodati (a parte i 38.716 salvaguardati che giร incassano dallโInps lโassegno, su una platea complessiva di 160mila garantiti), si prospetta una soluzione che preveda solo in parte la copertura dello Stato. E cosรฌ, nella piรน classica dei sistemi allโitaliana, si ipotizza una strada del tipo: un poโ per uno non fa male a nessuno. La prossima settimana, ha anticipato lโindaffaratissimo ministro del Lavoro, Giuliano Poletti, verrร illustrato il ยซprogetto strutturaleยป per evitare di arrivare ad un โSesto bacinoโ di esodati salvaguardati e mettere la parola fine sul pasticcio Fornero. Eโ stato lo stesso ministro ieri ad annunciare che ยซil tavolo sulla flessibilitร pensionisticaยป, per coloro che perdono il lavoro, ยซรจ previsto tra una settimanaยป. Poletti, intervenendo ad un convegno Cisl sulla previdenza complementare ha anticipato che per gli esodati il ministero del Lavoro pensa a un sistema dinamico che producano ยซsoluzioni strutturaliยป. Ipotizzando un ยซmeccanismo mobile che tenga dentro tutti, in modo ugualeยป per evitare di continuare a ยซmettere delle toppeยป (i famosi bacini).
Sempre Poletti ha spiegato che il governo non vuole ยซalimentare illusioniยป ma cโรจ la volontร di compiere una ยซriflessione seriaยป ed affrontare il problemaยซin maniera strutturaleยป per evitare di alimentare ยซaspettative e ingiustizieยป.
Insomma, si ยซallarga il perimetro di quelli dentro, lo allargo anche per quelli fuori, le barriere fisse creano contenti e scontentiยป. Tutto chiaro? Non proprio verrebbe da dire. Poletti perรฒ giusto la scorsa settimana era stato un poโ piรน chiaro e didascalico, offrendo al comune mortale un esempio semplice per capire la sua โideaโ. Intervenendo a Repubblica Tv lโex uomo delle Coop aveva- forse involontariamente – anticipato i binari della riforma che intende presentare a sindacati e imprese. Perchรฉ per funzionare lโidea Poletti avrร bisogno della partecipazione (soprattutto economica) di tutti i soggetti,anche dello Stato che non si puรฒ piรน permettere di garantire tutto a tutto ma ci metterร comunque una parte, visto che il pasticcio esodati รจ stato creato proprio dal governo (non questo ma quello di Monti). Lโidea,aveva spiegato il 16aprile proprio Poletti, รจ di ยซflessibilizzare il pensionamento per chi perde il posto (ipotesi giร prevista dalla riforma Fornero, ndr), ma anche per chi vuole anticipare l’uscita dal lavoroยป.
E poi lโex presidente di Lega Coop fa lโesempio di un lavoratore che si accorda con lโazienda per andare in pensione un anno prima: ยซIl datore paga tutti i contributi di quell’anno e poi il lavoratore glieli restituisce con la pensioneยป.Insomma:ยซTi manca un anno al pensionamento? Ti do un assegno per fare i 12 mesi, quando arrivi al 30 dicembre vai in pensione, per questo anno lโimpresa ti paga i contributi previdenziali e il costo dell’assegno un poโ lo restituisci un poโ lo paga lo Statoยป.
