
ROMA – “Nel Manitoba le nevicate sono cessate soltanto a fine aprile – scrive Mario Deaglio della Stampa – Poi la temperatura si รจ alzata rapidamente, le previsioni di un raccolto piรน che discreto sono confermate e gli esperti del mercato dei cereali hanno tirato un sospiro di sollievo”.
L’articolo di Mario Deaglio: Il Manitoba รจ infatti una delle zone-chiave della produzione mondiale di grano: con una superficie pari al doppio di quella dellโItalia, produce tre volte piรน grano dellโItalia, e fa del Canada uno dei maggiori esportatori mondiali di frumento.
Ora il grano comincia a crescere ricoprendo di un color verde incerto le ampie praterie gonfie di neve appena sciolta e ricche di moscerini. Questโanno perรฒ il color verde del grano primaverile del Manitoba, ha qualcosa di diverso. Lo potremmo definire ยซverde-araboยป perchรฉ in queste distese inconsapevoli si sta giocando, in sordina, una ยซpartitaยป importante del mutamento economico globale. Potrebbe nascere qui lโOpec dei produttori di grano, in stretto connubio con lโOpec dei produttori di petrolio; il tutto mentre allโExpo di Milano si discute sullโadeguatezza, presente e futura, delle risorse alimentari del pianeta (…)
Chi รจ lโacquirente di questo snodo di primaria importanza del commercio cerealicolo mondiale? Una sigla nuova di zecca, Ggg, ossia Global Grain Group, ovvero ยซgruppo granario globaleยป.
Dietro al Ggg si cela uno dei piรน giovani e uno dei piรน antichi tra i grandi operatori granari mondiali. Il primo รจ la Salic, una societร finanziaria dellโArabia Saudita, di proprietร pubblica, creata tre anni fa con lo scopo di investire nellโagricoltura e nellโallevamento. Ha una filiale a Londra e proprietร terriere in Polonia: una partenza molto cauta, una posizione di secondo piano dalla quale รจ uscita proprio con la formazione di Ggg.
I Paesi produttori di petrolio da tempo impostano politiche di largo respiro, preparandosi per il tempo in cui il petrolio perderร di importanza. E guardano alle risorse alimentari del futuro,cercando di controllarne il piรน possibile. Il nuovo re, Salman bin Abdul Aziz salito al trono in gennaio, ha iniziato una politica estera vigorosa, ed รจ intervenuto militarmente nello Yemen. Perchรฉ non intervenire economicamente anche nelle pianure canadesi?
Nella sua avventura, la giovane societร araba รจ accompagnata da Bunge, una societร agricolo-commerciale fondata ad Amsterdam quasi duecento anni fa e trasferitasi a New York nel 2001. Eโ presente in una trentina di Paesi non solo con attivitร commerciali, ma anche con impianti di trasformazione. In Italia ha uno stabilimento a Ravenna nel settore dei semi oleosi.
Con lโacquisto di Cwb da parte di Ggg si compie, in sordina, un altro pezzo di una trasformazione globale che ha visto acquisti massicci di terreni agricoli soprattutto in Africa, ma anche in America Latina e in Europa, da parte di capitali arabi, cinesi, coreani e altri ancora. Ora lโinteresse passa dalla produzione alla commercializzazione, sempre a livello globale (…).
