Primo maggio 2015, assalto all’Expo. Servizi segreti: “Peggio che 10 G8”

Expo, allarme Servizi: “Cerimonia apertura 10 volte più a rischio del G8 di Genova”

ROMA – Primo maggio 2015, l’assalto all’Expo di Milano (che si inaugura quel giorno) preoccupa i servizi segreti: “Sarà peggio che 10 G8”. Paolo Berizzi su Repubblica cita informazioni in possesso della nostra intelligence per la manifestazione d’apertura di Expo 2015. Tanto per avere un paragone, a Genova c’erano 8 capi di Stato,  Milano saranno in centinaia. Il timore dei servizi segreti è soprattutto l’arrivo di anarchici e estremisti di destra e sinistra, che affluiranno a migliaia nel capoluogo lombardo. Un mix che comprende anarchici, black bloc, casseur francesi (quelli che animavano le sommosse nelle banlieues), No Tav.

Spiega Berizzi:

Un rapporto riservato — che Repubblica ha potuto visionare — prevede una portata «epocale» per la mobilitazione antagonista. Sia per numero di partecipanti. Sia per le modalità con le quali — stando alle indicazioni circolate per ora «nella parte più segreta e oscura del web» — dovrebbe svolgersi la protesta. «I gruppi più violenti si stanno organizzando, per il momento senza annunci ufficiali », ragiona una fonte del Viminale. «Sappiamo che in questi tre mesi il tam tam sottotraccia verrà alla luce» (…) L’aspetto che più preoccupa gli investigatori è la mobilitazione degli anarchici: il “blocco nero”, come lo chiamano. Quello composto dai casseur francesi che si oppongono alle grandi opere (dai trasporti alle dighe), dai riot inglesi tedeschi e scandinavi, dai ribelli greci del Movimento Antiautoritario, dalle frange più dure degli indignati spagnoli collegati con i gruppi messicani Sexta international y nacional e Esercito zapatista indigeno di liberazione nazionale. E, ovviamente, dagli anarco insurrezionalisti italiani: il fronte che fa riferimento alla Federazione anarchica informale. È la “stella” a cui guardano i gruppi antagonisti (attivi a Torino, Milano, Bologna, Padova, Venezia, Napoli) che hanno radicalizzato le proteste contro la Tav. Adesso si preparano a dare l’assalto a Expo.

Berizzi scrive anche quali sono i provvedimenti che saranno presi per la sicurezza, con l’istituzione della classica zona rossa:

Per la sicurezza loro e dei turisti in visita i sei chilometri di perimetro dell’area di Expo a Rho-Pero saranno sorvegliati da 2.500 telecamere e circondati da una recinzione alta tre metri. Potrà avvicinarsi solo chi ha il biglietto. La tutela dei siti “sensibili”, in città, sarà potenziata con un ulteriore dispiegamento di agenti. E il limite della “zona rossa”? Da dove muoverà il corteo degli antagonisti? Ancora non si sa. Né la questura di Milano ha fin qui ricevuto una richiesta formale da parte di Attitudine No Expo, la rete che si batte contro l’Esposizione.

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Gianluca Pace