
ROMA –ย LโIrlanda apre lโoffensiva contro Facebook,ย accusato di inadeguata protezione della privacy dei cittadini europei che, secondo l’accusa, verrebbero lasciati in balia delle attivitร di spionaggio di massa condotte dallโintelligence di Washington.
Il Commissario per la protezione dei dati di Dublino – scrive Marco Valsania del Sole 24 Ore – ha dato il via a una inchiesta che esaminerร , per la seconda volta, il ricorso presentato dallo studente austriaco Max Schrems contro il re dei social networks. Lโintervento era nelle carte: la Corte di Giustizia Europa, in una controversa decisione dello scorso 6 ottobre, ha bocciato il patto che da 15 anni governava il trasferimento di dati tra le due sponde dell’Atlantico. Un accordo di cosiddetto โsafe harborโ che di fatto consentiva il libero passaggio di informazioni sotto lโautocontrollo da parte delle societร e che ha guidato il forte sviluppo dell’economia Internet.
Il Commissario irlandese aveva originalmente respinto il caso portato da Schrems, facendo scattare gli appelli che sono arrivati fino allโalta Corte europea in Lussemburgo. Di fronte alla sua presa di posizione, ha spiegato un avvocato dellโauthority, la originale decisione negativa viene cancellata e ยปoccorre indagareยป senza ulteriori ritardi. Facebook, che ha sede proprio in Irlanda, ha fatto buon viso a cattivo gioco. Un legale dellโazienda ha indicato che coopererร con le indagini e che รจ certa di essere nel pieno rispetto delle leggi e delle norme di protezione della privacy sia irlandesi che dellโUnione europea (…).
