
ROMA – Le famiglie italiane rischiano di lasciare il Congo senza figli. “Nel pantano congolese – scrive Alessandra Coppola –ย cโรจ un bambino di 14 mesi che potrebbe finire di nuovo in orfanotrofio, una ragazzina italiana che passerร il Natale con la mamma lontana, una famiglia di cinque persone che da un mese vive chiusa in una stanza sporca”.
ย La famiglia di Matteo Galbiati, assistita dallโassociazione Enzo B, vive stretta dal 5 novembre nella stanza di una struttura religiosa: lui, la moglie (che รจ assessore al Comune di Sumirago, Varese), due bambini di 10 e 7 anni, e lโultima arrivata, la piccola congolese Sifa, tre anni appena, che adesso sta bene, ma per due volte ha preso la malaria. Manca la luce, i pasti sono indigesti, racconta Matteo, lui e gli altri uomini del gruppo a turno vanno a procurarsi cibo, ยซma uscire รจ insicuroยป. ยซPer noi รจ dura, e dal nostro Paese mi sento preso in giro: giocano allo scaricabarile. In Parlamento la Kyenge ha detto addirittura che la responsabilitร รจ delle famiglie…ยป. Che cosa intendeva esattamente?
ร uno dei punti da chiarire a Roma, perchรฉ questa incertezza, alimentata da voci e sospetti, non aiuta le 24 famiglie italiane ancora a Kinshasa. E non serve a trovare una via dโuscita. Che pure deve esserci se i francesi sono riusciti a vincere il blocco, e, soprattutto, se due coppie, seguite dal Naaa, il 5 dicembre sono rientrate in Italia. Perchรฉ loro sรฌ e gli altri no?
ยซStiamo veramente tentando tuttoยป, assicura il ministro degli Esteri Emma Bonino. Ma le critiche arrivano bipartisan. ยซร tempo che intervenga il presidente del Consiglioยป, dice la deputata Michela Vittoria Brambilla (Forza Italia). E la collega Lia Quartapelle (Pd): ยซQualcuno nel governo a livello alto deve farsi carico di questa storiaยป.
